Etichettatura Alimenti: l’antitrust accoglie i rilievi di Confagricoltura e ribadisce i limiti del NutriScore

“Le decisioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sul Nutriscore vanno nella direzione tracciata da Confagricoltura e confermano l’ingannevolezza del sistema francese e la sua contrarietà al Codice del Consumo”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è tornato così sul tema in seguito alla pubblicazione delle decisioni con cui l’Antitrust a inizio agosto ha riconosciuto che, in mancanza di contestuali e adeguati chiarimenti, il NutriScore potrebbe indurre in errore il consumatore sulle proprie scelte alimentari. In definitiva, viene riconosciuto che il NutriScore è caratterizzato da un’arbitraria classificazione degli alimenti, con una “parzialità nel giudizio che non incentiva il consumatore ad effettuare un’adeguata valutazione per seguire una dieta utile a soddisfare il quotidiano apporto di nutrienti”. Significativo – rimarca Confagricoltura – che molte delle aziende coinvolte nell’indagine abbiano deciso di ritirare volontariamente dal mercato italiano, già nel corso del procedimento, i prodotti etichettati con il bollino francese.  In seguito alla decisione dell’Antitrust, chi utilizza il NutriScore dovrà obbligatoriamente specificare che esso non è universalmente riconosciuto dalla comunità scientifica, non tiene conto del fabbisogno e del profilo nutrizionale del singolo individuo, ed è relativo a 100 grammi di prodotto e non a una porzione di consumo.  “La delibera dell’AGCM è un passo avanti per la tutela del diritto del consumatore ad avere accesso ad informazioni chiare, complete e trasparenti per orientare correttamente le proprie scelte nutrizionali a tutela della salute. In assenza di questo intervento, il NutriScore si sarebbe potuto diffondere sul mercato alimentare italiano, malgrado l’assoluta contrarietà al sistema di etichettatura francese sostenuta dal nostro Governo, da tutte le forze politiche, dalla comunità scientifica, dagli agricoltori e dalle associazioni di consumatori. Il NutriScore – ha concluso Giansanti – deve essere accantonato, preferendo il Nutrinform Battery. È pertanto fondamentale che l’Italia faccia sponda comune con i Paesi mediterranei per salvaguardare il nostro agroalimentare e valorizzare uno stile di vita sano e consolidato, promuovendo una corretta educazione alimentare invece che un sistema di etichettatura difettoso”. “Siamo convinti che riassumere le qualità nutrizionali di un prodotto alimentare con una lettera o con un colore risulti poco convincente e, in alcuni casi, addirittura fuorviante – rimarca Marco Casagrande, direttore di Confagricoltura Piacenza – lo ribadiamo in vista della definizione di un nuovo sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco (FOPNL) europeo che sarà presentato in autunno. Confagricoltura ha scritto in merito anche al Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, agli eurodeputati e al Governo perché riteniamo, congiuntamente a gran parte del sistema agroalimentare italiano, che il Nutri-score sia una concezione eccessivamente semplicistica che non fornisce una valutazione complessiva della qualità dell’alimento in esame e rischia perfino di ottenere l’effetto contrario inducendo in errore il consumatore. Bene quindi il pronunciamento dell’Agcm”. “Se passasse il sistema Nutri-Score invece – torna a ribadire Casagrande – molte eccellenze alimentari che costituiscono la nostra dieta mediterranea potrebbero essere ingiustamente additate come «dannose» o «pericolose», perché giudicate da un algoritmo discutibile. Alcuni alimenti, che hanno una composizione complessa – ricorda Casagrande – contengono al loro interno molecole estremamente positive come i polifenoli nell’olio o gli antociani e flavonoidi nel vino, con preziose azioni antiossidanti, quindi liquidarli con un giudizio basato solo su uno o due elementi sarebbe un errore scientifico. Stiamo giocando una partita importante, che dobbiamo vincere tutti insieme come sistema agroalimentare: tutelare il diritto all’informazione dei cittadini e le imprese rispetto a pratiche di concorrenza sleale. Al NutriScore proponiamo come alternativa il NutrInform Battery – spiega Casagrande – è uno schema che, sulla base di evidenze scientifiche, aiuta il consumatore a seguire una dieta sana ed equilibrata, senza escludere a priori alcun alimento, perché nessun cibo è dannoso se assunto nelle quantità opportune. Il NutrInform Battery utilizza il simbolo della batteria dei cellulari per controllare il consumo giornaliero di 5 elementi: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale. Le batterie mostrano la quantità di questi elementi contenuta in una porzione dell’alimento considerato, nonché il suo apporto al fabbisogno giornaliero secondo i Valori di Riferimento (Dietary Reference Values) stabiliti dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Il sistema informa sul contenuto nutrizionale nelle porzioni suggerite e sul contributo che ciascuna porzione dà alla dieta giornaliera. Il NutrInform Battery è anche una app, gratuita e facilmente scaricabile, in grado di sommare l’impatto nutrizionale degli alimenti che consumiamo, il sistema NutrInform diventa così dinamico e ci accompagna durante la giornata per combinare nel modo corretto i diversi cibi. Invitiamo a scaricare l’app e a sperimentarla”.