Il Comune di Parma vede confermata, per il terzo anno consecutivo, la propria “Spiga verde”: il riconoscimento che, al pari della bandiera blu per le località balneari, certifica la qualità di un “comune rurale”.
La nostra città, tra l’altro, è l’unica dell’Emilia-Romagna tra le 72 realtà insignite del riconoscimento (12 in più del 2022) frutto di un programma nazionale della Fee (Foundation for environmental education), condiviso con Confagricoltura, pensato per guidare i comuni rurali, passo dopo passo, nella scelta di strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.
Fee e Confagricoltura hanno condiviso un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
“Spighe Verdi è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione – spiegano Fee e Confagricoltura -. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione”.
L’iter procedurale, certificato Iso 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi enti istituzionali, tra i quali il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste; il ministero per il Turismo; il Cnr e i carabinieri.
Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
Spighe Verdi si basa sull’esperienza trentennale di Fee, presente in 81 Paesi, nella gestione del programma internazionale bandiera blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.
“Anche quest’anno cresce il numero di comuni che hanno ottenuto le Spighe Verdi con 12 nuovi ingressi – dichiara Claudio Mazza, presidente della Fee Italia -. Spighe Verdi non premia un modello astratto di gestione territoriale, ma certifica azioni mirate e concrete, scelte quotidiane di amministrazioni, imprese e cittadini che concorrono a una gestione virtuosa accertata e condivisa. Con Spighe Verdi si certificano quei comuni rurali che sanno porre al centro sfide importanti: dalla gestione ambientale al turismo, dall’agricoltura – cui sono fortemente vocati – alla cultura e all’enogastronomia, dalla mobilità sostenibile alla protezione e valorizzazione del paesaggio”.
“Parma, per la terza volta consecutiva – commenta Roberto Gelfi, presidente di Confagricoltura Parma – ottiene il riconoscimento Spiga Verde. È la dimostrazione del buon lavoro che si sta facendo in città grazie anche all’operato virtuoso di tante aziende agricole. Con orgoglio possiamo dire che una parte di questo successo è merito anche delle buone pratiche messe in atto dagli imprenditori agricoli che sono i primi alleati dell’ambiente che va inteso, non tanto come una riserva naturale dalla quale allontanare l’uomo, bensì come un fattore nel quale si determina un rapporto virtuoso tra l’uomo, con le sue diverse attività, e la natura. Rispetto dell’ambiente e sostenibilità economica sono elementi tra loro indissolubili: se così non fosse, l’ambente rischierebbe di perdere un elemento determinante quale è l’agricoltore. Lo dimostra il fatto che tra gli indicatori presi in considerazione per l’assegnazione delle spighe verdi vi sono l’educazione alla sostenibilità, la protezione della biodiversità, la conservazione e valorizzazione del paesaggio, la tutela del suolo e l’efficienza energetica: tutti ambiti nei quali l’agricoltura ha fatto e sta facendo tantissimo. Un territorio insignito della Spiga Verde, quindi alleato dell’ambiente e attento alle pratiche green, è la culla ideale per un’agricoltura d’eccellenza come quella Parmense che cerca soluzioni sempre più sostenibili sul piano ambientale perseguendo obiettivi come l’uso efficiente della risorsa idrica ed il benessere animale”.
“Riconoscere alle aree rurali, con le loro imprese, il ruolo centrale nella gestione dei territori e per la conservazione della natura e del paesaggio è doveroso e giusto. – afferma Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura -. Con Spighe Verdi viene messo in evidenza il valore del lavoro degli agricoltori, sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie anche all’innovazione e alle tecnologie in campo. Il programma della Fee ‘Spighe Verdi’, di cui Confagricoltura è dal suo esordio parte attiva e integrante, ha avuto il merito di sensibilizzare l’opinione pubblica sul concetto stesso di sostenibilità, che implica un impegno costante su vari fronti da parte delle amministrazioni, delle attività produttive e della cittadinanza. Un’agricoltura dinamica, moderna, al passo con i tempi, fa crescere i territori anche dal punto di vista turistico, culturale ed enogastronomico. E i comuni virtuosi delle Spighe Verdi 2023 ne sono un ottimo esempio”.
“La conferma della spiga verde anche per il 2023 – conclude Gianluca Borghi, assessore comunale di Parma alla Sostenibilità ambientale, energia e mobilità – mostra che stiamo operando nel- la direzione giusta e con particolare attenzione alla sostenibilità in tutte le sue forme: ambientale, economica e sociale. Un riconoscimento prestigioso che ci rende orgogliosi come territorio e come istituzione anche per i soggetti autorevoli che compongono il nucleo di valutazione. Ci attendono sfide importanti nel prossimo futuro, a partire dalla transizione ecologica e dal progetto Parma Carbon Neutral 2030, programma che stiamo portando avanti insieme al tessuto produttivo e sociale del territorio in una sinergia pubblico-privata che è la base per il raggiungimento degli obiettivi”.
FOTO: La spiga verde.