Roberto Gelfi è il nuovo presidente di Confagricoltura Parma. Succede a Mario Marini e sarà in carica per il prossimo triennio. Al suo fianco, con la carica di vicepresidenti, ci saranno Luca Araldi; Fabio Borella ed Alberto Testa.
Gelfi è stato eletto nel corso del primo consiglio dei neo eletti delegati di Confagricoltura Parma.
Imprenditore nel settore zootecnico Gelfi, 57 anni, guida Cascina “Margherita” alla quale fanno riferimento due siti produttivi – uno a Roncole Verdi di Busseto e l’altro a Carzeto di Soragna – per un totale di oltre 600 capi per la produzione di latte per il Parmigiano Reggiano conferito alla Cooperativa Casearia Agrinascente di Fidenza della quale Gelfi è stato presidente per sei anni, sino al 2020. Gelfi è anche componente del consiglio di amministrazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano; consigliere di Confcooperative Parma, presidente della sezione lattiero casearia di Confagricoltura Emilia-Romagna e vicepresidente della federazione nazionale lattiero casearia di Confagricoltura.
“Essere sempre più vicini agli associati – dichiara Gelfi – sarà uno dei punti fermi del mio mandato. Confagricoltura, che è il sindacato dell’agricoltura professionale, non si limiterà ad accogliere i soci negli uffici, ma andrà ad incontrarli sempre di più anche in azienda, laddove si concretizza l’attività agricola per mettere a disposizione servizi efficienti, puntuali e rispondenti alle reali esigenze degli imprenditori agricoli. Le prime settimane, per me, saranno quelle degli incontri con i soci e con i collaboratori degli uffici, centrali e periferici, per conoscere al meglio tutta la struttura di Confagricoltura e farla crescere insieme, coinvolgendo vicepresidenti e consiglieri”.
Tantissimi i temi da affrontare perché Confagricoltura vuole continuare ad essere il sindacato che difende e promuove i giusti interessi degli agricoltori.
“Tra questi – anticipa Gelfi – quelli del settore lattiero-caseario con il comparto del Parmigiano Reggiano che sarà chiamato ad accompagnare le aziende in un percorso di progressivo ampliamento delle strutture produttive, salvaguardando il ruolo dei piccoli e medi allevamenti tanto importanti, anche sul piano sociale, nelle zone svantaggiate come la montagna. E poi ci saranno le partite, sempre delicate, della determinazione del prezzo del pomodoro da industria; della riduzione della burocrazia e della valorizzazione di un vivace settore vitivinicolo cresciuto molto a Parma negli ultimi anni. Al centro anche gli interessi di altri settori cruciali quali la produzione di orticole; l’agriturismo con la multifunzionalità sempre più determinante; il vivaismo e poi ancora le produzioni di cereali e foraggio. Il tutto in un contesto internazionale in repentino cambiamento tra crisi energetica; inflazione; aumento dei costi delle materie prime e dinamiche legate alla nuova Pac”.
Questa la composizione del Consiglio dei delegati.
Per i proprietari coltivatori diretti Alessandro Botti (presidente); Sergio Dordoni; Alberto Coppellotti; Adreano Tonoli e Stefano Cacchioli. Per gli affittuari coltivatori diretti Cristina Marasi (presidente); Bruno Cantele; Gian Maria Cunial; Luca Zavaroni e Valentino Peri. Per i proprietari conduttori in economia Angelo Piovani (presidente); Giovanni Serra; Lorenzo Panizzi; Ferruccio Tedeschi e Lorenzo Raffaini. Per gli affittuari conduttori in economia Paolo Pattini (presidente); Daniele Calza; Maurizio Ceci; Giovanni Grasselli e Giovanni Ferrari. Sono inoltre cooptati nel Consiglio di presidenza anche i soci Giovanni Serra e Giulia Alessandri.
A Gelfi è giunto l’augurio di buon lavoro da parte del presidente uscente Marini, del direttore Eugenio Zedda e di tutti i collaboratori e soci di Confagricoltura Parma.