Pomodoro da industria, la campagna 2024 inizia con difficoltà

Al via la raccolta del pomodoro da industria nella campagna parmense. I primi trattori e le prime macchine raccoglitrici sono entrate in campo, già a fine luglio, dando inizio ad una stagione che non è nata sotto i migliori auspici, a causa di condizioni climatiche avverse protrattesi dalla primavera, con piogge persistenti, sino ai primi giorni di luglio, quando ci sono state grandinate poi seguite dall’impennata delle temperature.

“Affrontiamo un’annata molto complessa – analizza Daniele Calza, presidente della sezione provinciale pomodoro da industria di Confagricoltura Parma -. In primavera ci sono state piogge torrenziali, campi allagati per giorni con conseguenti difficoltà a portare a termine i trapianti. Sino all’inizio di luglio le condizioni meteo sono state piuttosto instabili, poi c’è stato un picco delle temperature”.

“Dalle prime operazioni di raccolta del pomodoro precoce di fine luglio – aggiunge Giulia Alessandri, vicepresidente della sezione pomodoro da industria di Confagricoltura Emilia-Romagna – emerge una buona qualità, come testimoniano i valori del grado brix, ma le rese sono nettamente al di sotto delle medie del periodo”.

Difficile fare previsioni precise, ma di fronte a questo quadro generale Confagricoltura Parma stima un possibile calo della produzione totale in tutto il Nord Italia nell’ordine del -15/-20%.

Il quadro complicato riguarda tutto il parmense, sia la pedemontana che la Bassa.

Nei terreni pianeggianti il produttore Fabrizio Tinelli, dopo aver iniziato la raccolta del pomodoro bio, ha confermato il quadro complicato: “Abbiamo avuto una primavera molto piovosa con precipitazioni oltre la media stagionale che hanno provocato asfissia del pomodoro, soprattutto nei trapianti precoci, riducendo il potenziale produttivo. Riscontriamo produzioni molto basse che non garantiscono un reddito sufficiente rispetto all’investimento che è stato fatto”. La speranza di tutti, ora, si concentra sulle rese dei trapianti medi e tardivi. Le prossime settimane, soprattutto da metà agosto in avanti, saranno decisive per capire se il bilancio della stagione 2024 del pomodoro da industria potrà avere più luci che ombre.

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