Primi importanti passi per la futura costituzione del distretto biologico Parma Bio Valley le cui caratteristiche principali sono state illustrate, nel corso di una partecipata assemblea, nella sede centrale di Confagricoltura Parma, ad agricoltori, cittadini, ristoratori, associazioni, operatori del food, sindaci ed amministratori.
Il comitato promotore è composto dagli agricoltori biologici Gian Maria Cunial, Elena Tinelli, Massimo Pizzarotti, Giovanni Fiamminghi, Tiziana Sfriso, Olinto Malpeli, Filippo Peveri, Simone Basili ed Andrea Minardi ai quali si affiancano Lisa Baldi (Parma Sostenibile), Francesca Marconi (Des Parma – Distretto di economia solidale), Gianluca Borghi (Comune di Parma), Raffaella Devincenzi (Comune di Neviano), Filippo Arfini (Università di Parma), Anna Rita Sicuri (Istituto tecnico agrario Bocchialini) e Giulietta Magagnoli (Cal).
Al distretto devono partecipare gli agricoltori bio, i soggetti della filiera bio e le associazioni bio e possono, inoltre, partecipare gli enti locali, gli enti di ricerca e formazione, le associazioni di consumatori e altre associazioni non bio.
Sul piano degli enti locali al momento Parma Bio Valley punta a coinvolgere i comuni di Busseto, Collecchio, Colorno, Felino, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Fornovo, Langhirano, Lesignano, Medesano, Montechiarugolo, Neviano, Noceto, Parma, Polesine-Zibello, Roccabianca, Sala Baganza, Salsomaggiore, San Secondo, Sissa Trecasali, Solignano, Sorbolo Mezzani, Torrile, Traversetolo e Varano.
“L’intento – spiega il professor Arfini – è quello di promuovere la costituzione di un distretto biologico, che guarda all’agroecologia, per la diffusione del metodo biologico di coltivazione e allevamento, per facilitare il dialogo all’interno della filiera bio e per creare un’immagine di qualità del prodotto e del territorio. La strategia prevede un marchio collettivo (Parma bio valley), l’applicazione del principio ‘prodotti e trasformati’ nel territorio del distretto, una strategia per valorizzare l’eterogeneità e acquisire fiducia e un’attività di networking e marketing territoriale. Il distretto si propone di incrementare la superficie biologica nei prossimi anni e di sviluppare buone pratiche di produzione e consumo sostenibili dal punto di vista ambientale per contrastare i cambiamenti climatici, sociali ed economici e per facilitare l’accesso ai prodotti di qualità alla cittadinanza. Il distretto propone, inoltre, un metodo di lavoro innovativo basato su un approccio sistemico che metta in sinergia le reti di produzione e di consumo, favorendo lo sviluppo e il rafforzamento delle filiere biologiche e agroecologiche locali, creando una massa critica di offerta che possa soddisfare una domanda di prodotti biologici e a filiera corta presente, e crescente, nel territorio provinciale”.
Per partecipare a Parma Bio Valley o ricevere maggiori informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo: parmabiovalley@gmail.com