“Siamo preoccupati per i tempi lunghi relativi alla progettazione del nuovo ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore. Temiamo che le tante aziende agricole con vendita diretta che si trovano su quell’asse viario possano subire, nuovamente, gravi contraccolpi economici”.
Confagricoltura Parma interviene sul tema del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore.
Come noto all’attuale ponte, ristrutturato e riaperto nel giugno del 2019, è stata attribuita una “vita utile” di dieci anni. Ciò significa che, entro il 2029, sarebbe necessario avere già il nuovo ponte costruito perché l’attuale dovrebbe essere dismesso. Ma al momento ci sono rallentamenti rispetto alla progettazione del nuovo ponte.
“La scadenza per presentare il progetto del nuovo ponte – spiega Confagricoltura Parma – era stata prevista, in un primo momento, entro fine giugno-inizio luglio. Ora si slitta all’autunno come emerso durante un recente incontro tenutosi in Provincia a Parma. Questo quadro sta suscitando molta preoccupazione tra i nostri associati che hanno aziende agricole nella zona a ridosso del ponte sul Po e che, attuando la vendita diretta dei loro prodotti, possono contare sul notevole flusso di traffico che caratterizza l’Asolana, una delle principali arterie di collegamento tra il Parmense e la Lombardia e, in particolare, strada sulla quale si concentra il passaggio del turismo, anche gastronomico, che si sviluppa tra Parma, Colorno, Sabbioneta e Mantova. I sistemi agroindustriali emiliano e lombardo, inoltre, sono fortemente integrati e caratterizzati da un intenso scambio commerciale che potrebbe subire gravi contraccolpi da un eventuale nuova chiusura del ponte.
Non possiamo, quindi, assolutamente arrivare impreparati all’appuntamento del 2029. Non avere il ponte nuovo potrebbe significare dover interrompere i collegamenti tra le due sponde del Po, mettendo in ginocchio l’attività delle aziende agricole, e non solo, che già vissero momenti difficili tra il 7 settembre 2017, giorno in cui avvenne la chiusura del ponte, e il 3 giugno 2019, giorno in cui avvenne la riapertura. Da qui il nostro auspicio affinché tutti gli enti preposti si impegnino per il rispetto delle scadenze in modo che la progettazione del nuovo ponte avvenga in tempi congrui”.