L’attenzione, minuziosa, per le sue coltivazioni. L’impegno, costante, per l’azienda svegliandosi alle 3.30 del mattino per partecipare al Mercato Ortofrutticolo di Parma dove era una presenza fissa. E poi l’amore sconfinato per la famiglia.
Sono stati questi i tratti distintivi della vita di Antonio Varoli, associato di Confagricoltura Parma per la quale ricoprì diversi incarichi tra i quali quello di consigliere di presidenza dagli anni ’90 al 2016 e di vicepresidente dal 2012 al 2016.
Varoli, scomparso nei giorni scorsi a 69 anni, era nato il 14 giugno del 1952 a Parma ed era cresciuto nella zona di Paradigna. A soli 17 anni aveva perso il padre Pietro Massimo e aveva dovuto interrompere gli studi alle Magistrali per affiancare la madre Ida Filippi nella gestione dell’azienda agricola di famiglia.
Dagli anni ’70 agli inizi degli anni ’80 aveva lavorato come tornitore alla Bormioli Rocco prima di tornare al grande amore di sempre, l’agricoltura, al fianco della moglie Emanuela, sposata nel 1980.
Antonio ed Emanuela, insieme, fondarono l’azienda agricola “Varoli Antonio” occupandosi inizialmente anche di zootecnia, attività poi accantonata per concentrarsi sull’orticoltura nei terreni di Paradigna e poi del podere San Colombano a Pedrignano.
La crescita, frutto di duro lavoro e tanti sacrifici, è stata costante prima nel mercato ortofrutticolo di Parma, poi con la nascita dalla Coop Ortolani di Reggio ed i contatti per la fornitura della grande distribuzione Coop-Conad e, infine, con la collaborazione, negli ultimi anni, con il genero Alex che si è poi specializzato nei mercati rionali, attualmente con l’azienda “L’orto sotto casa”.
“In tutto questo non è mai mancato l’impegno a favore di Confagricoltura – ricordano l’attuale presidente Mario Marini ed il direttore Eugenio Zedda -. Ogni volta che la nostra organizzazione ha chiesto la disponibilità ad Antonio, lui si è fatto trovare presente, mettendo sempre l’interesse dell’organizzazione prima di tutto nei ruoli di consigliere di presidenza, di vicepresidente, di presidente regionale della sezione orticola, membro del consiglio di Condifesa e rappresentante, per il mondo agricolo, all’interno dell’Atc Pr 3″.
“Era una persona di grande serietà, un vero agricoltore d’altri tempi – ricordano, con affetto, amici e parenti -. Molto dedito alla famiglia e all’impegno nei campi. Difficile, per lui, avere del tempo libero. Giusto qualche giornata a pesca. Perché, prima di tutto, venivano il benessere della famiglia ed il lavoro e, negli ultimi 6 anni, le massime attenzioni per il nipote Samuel”.
Varoli lascia la moglie Emanuela, la figlia Valentina con Alex ed il nipotino Samuel.