Il valore della terra: l’agricoltura del futuro

“Il valore della terra. L’agricoltura del futuro”. Questo il tema al centro del convegno organizzato al Podere Stuard da Italia Viva con ospiti le aziende di Confagricoltura Parma.

Dopo i saluti introduttivi di Aldo Usberti (presidente provinciale Italia Viva Parma), Matteo Ferroni (presidente Italia Viva Parma), Stefano Mazzetti(presidente Italia Viva Emilia-Romagna) e Nicola Cesari (sindaco di Sorbolo Mezzani) ha preso il via la tavola rotonda moderata da Pasquale Gerace(consigliere regionale di Italia Viva) e preceduta da un minuto di silenzio in memoria di Maria Rita Correnti.

Ad aprire il confronto l’intervento di Tiziana Sfriso, neo presidente di Confagricoltura Donna Parma e alla guida dell’allevamento di suini allo stato brado “Lo Spineto”, che ha messo in evidenza le tante lacune emerse nella gestione dell’emergenza della Peste suina africana: “In questi due anni, come allevatrice, mi sono sentita completamente abbandonata delle Istituzioni preposte al controllo e alla gestione del proliferare della fauna selvatica. È mancato un coordinamento delle azioni. Non mi è piaciuta l’omertà imposta per paura di un calo dell’export, una scelta fatta sulle spalle degli allevatori”.

Poi parola al presidente dell’Azienda sperimentale Stuard Roberto Ranieri che ha parlato dei progetti innovativi portati avanti come l’irrigazione digitalizzata; Irriframe; produzione bio; vendita di prodotti all’emporio e agricoltura sociale.

Quindi intervento di Andrea Minardi della cooperativa casearia Agrizoo: “L’agricoltura, purtroppo, ha scontato la presenza, per decenni, di persone non all’altezza che hanno legiferato in merito al nostro settore. Nel comparto del Parmigiano, spesso, lavoriamo  con prezzi sottocosto. Servirebbe una legge che, in qualche modo, garantisca che un terzo del valore di un prodotto sul mercato sia riconosciuto al produttore”.

Il presidente di Confagricoltura Parma Roberto Gelfi ha poi presentato alcune delle principali richieste del settore primario alla politica. “L’agricoltura ha bisogno di innovazione per il miglioramento genetico delle piante al fine di ottenere varietà che sopportino meglio la situazione climatica. Siamo a favore della costruzione degli invasi ad uso plurimo (civile, industriale ed agricolo) per contrastare la crisi idrica e crediamo che forme di agevolazione come agricoltura 4.0 siano da ricalibrare”. Altri temi citati dal presidente Gelfi sono stati: la tutela del ruolo dei produttori all’interno delle filiere; la tutela delle Dop rispetto alle strategie commerciali della Gdo; l’attenzione alla gestione del rischio climatico in agricoltura ed il supporto nel percorso del ricambio generazionale nella guida delle aziende.

A raccogliere tutti questi spunti sono state le senatrici Silvia Fregolent e Teresa Bellanova: “L’agricoltura, oggi, ha bisogno di molto coraggio. Il coraggio di fare scelte innovative che magari, nell’immediato, non portano tanto consenso, ma che sono decisive per migliorare il settore. L’agricoltura non è solo produzione di cibo, ma che è anche turismo, enogastronomia, cura e valorizzazione del territorio e delle aree interne. Deve esserci sostenibilità ambientale legata a sostenibilità economica e sociale. Bisogna puntare sui contratti di filiera e su mercati aperti, applicando la reciprocità”.

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