“Anticipare al 30 di agosto l’erogazione dei contributi Pac, previsti entro il 16 di ottobre, potrebbe essere un altro fondamentale aiuto per sostenere le imprese agricole, messe in ginocchio dal maltempo delle ultime settimane”.
Questa la richiesta di Confagricoltura Parma che giudica positivamente i provvedimenti sin qui disposti dalla Regione ma che, di concerto con Confagricoltura Emilia-Romagna, chiede alle istituzioni un ulteriore provvedimento che consentirebbe di aiutare le aziende agricole.
“La grandinata di sabato 22 luglio – spiegano Roberto Gelfi ed Eugenio Zedda, presidente e direttore di Confagricoltura Parma – ha compromesso pomodoro da industria, basilico, cipolla ed orticole in un’ampia fascia di terreni agricoli a Sud della città di Parma tra Panocchia, Carignano, Corcagnano, Felino, Collecchio, Montechiarugolo e Traversetolo. Per alcuni dei nostri soci c’è stata addirittura la beffa di aver visto distrutto, in pochi minuti, il pomodoro da industria che proprio nel pomeriggio di sabato avrebbe dovuto essere consegnato negli stabilimenti di trasformazione. Con i nostri tecnici, sul territorio, abbiamo definito l’entità dei danni subiti per poi trasmettere tutta la relativa documentazione alla Regione affinché possa essere richiesta l’emergenza nazionale, causa maltempo, come auspicato dal consigliere regionale Matteo Daffadà, firmatario di una interrogazione alla giunta regionale”.
“Temiamo per la tenuta delle imprese – ha dichiarato Marcello Bonvicini, presidente regionale di Confagricoltura – se nn arriveranno subito i ristori del danno causato da gelate primaverili, esondazioni, dissesti e non ultimo dalle violente grandinate come quelle di sabato 22 luglio che hanno toccato a macchia di leopardo un territorio molto vasto con produzioni prossime alla raccolta: mais, pomodori, barbabietole, frutta e uva. È un disastro dietro l’altro per i frutticoltori che spesso non perdono solo la produzione dell’anno, ma l’intero impianto, riducendo sempre più la superficie regionale coltivata. Nel comparto frutticolo sono a rischio produzione, posti di lavoro e indotto dal post raccolta alla distribuzione”.
Da qui la richiesta di erogare gli anticipi dei contributi Pac entro il 30 agosto.
“Gli agricoltori hanno bisogno di liquidità, ci attendiamo un segnale importante, che entro la fine di agosto sia dato il via al pagamento degli anticipi Pac – chiede Confagricoltura -. A mettere a dura prova la tenuta delle imprese sono diversi fattori: la scarsa redditività e competitività, i prezzi del grano e dei prodotti frutticoli troppo bassi, le problematiche fitosanitarie in particolare nei vigneti (flavescenza dorata, peronospora e oidio), oltre alle tante produzioni e strutture distrutte dal maltempo anomalo: gelate primaverili, esondazioni, dissesti, trombe d’aria e violente grandinate”.