La proficua presenza di Confagricoltura a Cibus si è conclusa con la visita allo stand confederale del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. I dati dell’export di settore, che sfiora i 50 miliardi, sono un traino importante per il Paese, ma la cautela e la necessità di accompagnare la crescita con misure adeguate sono altrettanto fondamentali.
Sul tavolo c’è il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare, il primo comparto del Pil italiano, simbolo del Made in Italy, che necessita tuttavia di riforme e di un piano organico di sviluppo a lungo termine per consolidare i risultati e continuare a crescere.
I temi che hanno caratterizzato la presenza della Confederazione a questa edizione di Cibus sono stati innovazione, territorio e sostenibilità declinati dalle realtà imprenditoriali e associative all’interno dello spazio espositivo di Confagricoltura: uno spaccato sui prodotti della tradizione, eccellenze di regioni e province che oggi guardano al mercato con nuove sensibilità capaci di rispondere meglio alle esigenze di un consumatore sempre più attento e informato.
Tornando sul tema dell’etichettatura, affrontato anche con il ministro Stefano Patuanelli, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha ribadito: “La partita che si gioca è ampia perché riguarda il futuro dell’agricoltura italiana e dell’industria alimentare, che rappresentano il primo comparto produttivo del Paese. È la partita tra il cibo sintetico e quello frutto della terra: noi agricoltori vogliamo continuare a scrivere il futuro, spiegando ai consumatori il nostro impegno a difesa dei prodotti della terra e di chi li produce”.