Crisi Ucraina: l’export del Made in Parma a rischio

“Il Parmigiano e i salumi, eccellenze della produzione agroalimentare del Parmense rischiano di essere tra i prodotti più penalizzati dall’instabilità che deriva dalla crisi ucraina”. Questo il commento del presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini alle notizie in arrivo dall’Ucraina. Marini ha analizzato i dati diffusi dal Centro studi di Confagricoltura e presentati da Confagricoltura Emilia-Romagna (leggi il comunicato).

“Il Re dei formaggi – sottolinea Marini – ha necessità di conquistare nuovi mercati, anche in virtù di un positivo e programmato aumento della produzione del 2021 del 3,9% rispetto all’anno precedente e pertanto le tensioni internazionali, con conseguenti possibili dazi o embarghi, possono incidere fortemente sui mercati. Non meno preoccupante il quadro per il settore dei salumi, a maggior ragione alla luce del rischio della diffusione della peste suina africana in Italia (per ora rilevata in Liguria e Piemonte) che già da sola rappresenta una grande minaccia per un settore che in Italia vale 1,5 miliardi di euro l’anno, di cui oltre 500 milioni extra Ue”.

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