Ca’ Nova Vigne&Vini alla Milano Wine Week

Due masterclass per operatori del settore durante le quali presentare vini legati alla tradizione parmense proposti con l’approccio entusiasta di un giovane imprenditore agricolo, con idee ben chiare, come Tommaso Moroni Zucchi con l’intento di aprirsi sempre più all’internazionalizzazione. 

È la positiva esperienza di cui è stata protagonista l’azienda agricola Ca’ Nova Vigne&Vini – otto ettari vitati sulle prime colline di Costamezzana di Noceto – alla Milano Wine Week, un vero e proprio laboratorio di idee nato nel 2018 dall’esigenza di offrire una vetrina internazionale al grande vino italiano attraverso un nuovo modo di raccontare il nettare di Bacco, tra piacere e business.

Ca’ Nova Vigne&Vini – azienda socia di Confagricoltura Parma – è stata protagonista di due masterclass: la prima dedicata ai bianchi autoctoni, la seconda incentrata sugli sparkling italian wines. 

“Vogliamo crescere sui mercati esteri – spiega Tommaso Moroni Zucchi, 22 anni, amministrazione dell’azienda e consigliere d’amministrazione del Consorzio dei vini dei colli di Parma – e la Milano Wine Week ci ha offerto questa grande opportunità grazie alla presenza di operatori del settore collegati con noi da New York, Chicago, Miami e Londra. Per la prima masterclass, incentrata sui bianchi autoctoni, abbiamo proposto la nostra Malvasia ferma Igt e la frizzante Doc, quest’ultima vincitrice del Festival della Malvasia Cosèta d’or di Sala Baganza, bissando il successo ottenuto nel 2016. Credo molto nella valorizzazione della malvasia, che era il vino più esportato nel secolo scorso e che, ora, ha necessità di essere rilanciata, anche sul piano comunicativo e d’immagine. Sono convinto abbia notevoli potenzialità viste la sua semplicità e la sua delicatezza che la rendono ideale per avvicinare un pubblico giovane”. La sfida parmigiana al Prosecco, sino ad oggi re degli aperitivi, è dunque lanciata. 

Nella seconda masterclass Ca’ Nova Vigne&Vini ha proposto Oberto Blanc de Blanc e poi puntato molto sul Lambrusco, simbolo di “emilianità”. “Il nostro Lambrusco, dal Lambrusco Salamino cui aggiungiamo il 15% di Barbera, è ben strutturato, ma resta una bevuta semplice che ben si abbina ai piatti della tradizione emiliana” conclude Moroni Zucchi. 

L’azienda

Da hobby del nonno Renzo Zucchi – imprenditore nel settore dell’energia e del gas – che fondò l’azienda nel 1982, nel solco di un appassionante ritorno alle proprie origini, ad impresa giovane, innovativa e aperta al mondo da un paio d’anni affidata al nipote Tommaso Moroni Zucchi, oggi amministratore dell’azienda di proprietà della nonna Iole Quarantelli. 

Racconta tutto questo la storia della azienda Ca’ Nova Vigne&Vini. Alla base, l’anima del territorio e la passione dell’uomo. I vigneti a circa 300 metri di altezza si trovano sugli ultimi Colli di Parma. Gli uvaggi sono quelli tipici di questi luoghi: Malvasia, Barbera, Bonarda, Merlot, Ortrugo e Marsanne. La coltivazione è rispettosa della natura, la vendemmia viene effettuata manualmente e sono vinificate esclusivamente le uve vendemmiate nei vigneti di proprietà in quantità limitata alla produzione dell’anno. Terreni abituati alla presenza della vite – le prime testimonianze in merito risalgono addirittura al 1265 – dove un tempo veniva prodotto il vino per il Vescovo, visto che questi, un tempo, erano terreni di proprietà della Curia. Il microclima – tra il torrente Parola e 5 laghi naturali – è ottimale. Al futuro si guarda con ambizione tanto che l’azienda sta pensando di avviare un progetto per ottenere il riconoscimento della certificazione bio. 

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