Bioenergie: 4,5 miliardi di euro di opportunità

“Il Pnrr è come un Piano Marshall per l’agricoltura. Stanno arrivando tante risorse e bisogna farsi trovare pronti per utilizzarle al meglio”. Chiaro il messaggio che Gabriele Lanfredi – presidente di Cgbi, la Confederazione generale dei bieticoltori italiani – ha portato al “Focus bionergie” promosso da Confagricoltura Parma nella sede centrale di San Pancrazio per fare il punto sulle opportunità legate, in primis, al fotovoltaico e al biometano in un’economia sempre più strettamente connessa ai valori della produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. 

“Sul tavolo ci sono, ad oggi – ha spiegato Lanfredi – 1,9 miliardi di euro per il biometano con la riconversione degli impianti esistenti e l’ammodernamento dei sistemi di stoccaggio e di distribuzione del digestato e circa 2,6 miliardi di euro per il fotovoltaico (in particolare 1,5 per il fotovoltaico sui tetti degli edifici agricoli e 1,1 per l’agrovoltaico a terra). Soldi che vanno impiegati entro il 2026 e per i quali ci attendiamo, auspichiamo entro l’estate, l’uscita dei primi bandi. Il mondo agricolo è impegnato, da tempo, sul fronte delle agroenergie: come Cgbi varammo un progetto, unico in Europa, già nel 2010, che con la valorizzazione dei sottoprodotti della filiera bieticola ha creato un’economia circolare di integrazione del prezzo delle barbabietole da zucchero che ha salvato il settore”. 

Sostenibilità e contenimento dei costi energetici sono state le parole chiave del convegno. 

“L’agricoltura vive un momento molto delicato – ha sottolineato Alberto Mazzoni, vicepresidente nazionale della Federazione nazionale di prodotto Bioeconomia di Confagricoltura -. L’aumento dei costi energetici è evidente a tutti. Le risorse del Pnrr offrono opportunità importanti per procedere verso l’autonomia energetica delle aziende, riducendo i costi di produzione. Investire sulle bioenergie significa anche produrre in maniera sostenibile e rispettare l’ambiente, aspetti fondamentali in un quadro climatico sempre più incerto”. Critica la posizione di Confagricoltura in merito ad alcuni passaggi del decreto Sostegni Ter: “Emergono aspetti di incoerenza – ha aggiunto Mazzoni – con le scelte sino ad oggi adottate dal Governo. Per questo chiediamo l’abrogazione dell’articolo 16 vista l’impossibilità per gli agricoltori di accedere ai contributi previsti dall’articolo 15”. 

Confagricoltura Parma seguirà, passo dopo passo, gli sviluppi nel settore. “Il tema energetico – hanno dichiarato Mario Marini, presidente di Confagricoltura Parma, ed Alessandro Botti, rappresentante di Parma nella sezione bioenergie di Confagricoltura Emilia-Romagna – è centrale e strategico per il reddito delle imprese agricole. Promuoveremo altri incontri nei prossimi mesi con approfondimenti specifici per fotovoltaico e biometano. Già da oggi i nostri uffici sono a disposizione di tutti gli agricoltori per gli approfondimenti tecnici necessari”. E, infine, Botti ha aggiunto: “Visto il crescente interesse su questi temi c’è piena disponibilità ad istituire una sezione bionergie provinciale di Confagricoltura Parma per coinvolgere tutti gli imprenditori agricoli che desiderano approfondire questi temi”. 

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