È stato firmato dagli enti promotori il Protocollo d’intesa finalizzato all’attivazione del percorso per la realizzazione del “Biodistretto di Parma” tra Comune di Parma, Università degli Studi di Parma, Comune di Neviano degli Arduini, polo scolastico agroindustriale Itis Galilei-Itas Bocchialini, Centro agroalimentare e logistica di Parma, associazione di promozione sociale Parma Sostenibile e Distretto di economia solidale di Parma Aps, i quali da molto tempo lavorano al progetto.
Il percorso porterà alla creazione di un biodistretto finalizzato a promuovere prodotti e pratiche di sviluppo sostenibile in ambito agroalimentare nella provincia di Parma, basandosi sull’agricoltura biologica e sull’agroecologia, in linea con le strategie “Farm to Fork” e “Biodiversity 2030” dell’Unione Europea e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Confagricoltura Parma ha già inviato la propria manifestazione di interesse per sottoscrivere il protocollo d’intesa. E con noi altri quasi quaranta soggetti del territorio parmense, si tratta dei comuni di Roccabianca, Corniglio, Varano Melegari, Salsomaggiore Terme, Soragna, Borgo Val di Taro, Langhirano, Solignano, Busseto, Noceto, Sissa Trecasali, Colorno e Sala Baganza e poi ancora di Cia; Confcooperative; Legacoop; Uplasec; Confartigianato; Gia; Mcl, Fondazione Bizzozero; azienda Agraria Sperimentale Stuard; Fondazione Tech&Food; l’istituto Magnaghi Solari; Dinamica; Cefal e Ifoa; Qualitaly; il consorzio Vini dei Colli di Parma; Musei del Cibo, consorzio KilometroVerdeParma; collegio dei Periti agrari e dei Geometri; Adiconsumo Cisl, Lega Consumatori e Cittadinanza Attiva.
Sarà quindi avviato un percorso partecipato insieme a soggetti pubblici e privati che operano nelle varie fasi della filiera. Il Protocollo avrà durata di due anni dalla data di sottoscrizione dei soggetti promotori, con possibilità di rinnovo.