I limiti imposti dalla pandemia hanno fatto riscoprire agli italiani il bello della vacanza in agriturismo tra spazi ampi nella natura, contatto diretto con gli animali e degustazioni di ottimi piatti e vini. Questo il dato positivo dal quale riparte Agriturist, l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura, che ha fatto il punto sul settore durante un convegno ospitato nello stand di Confagricoltura a Cibus.
“Stiamo uscendo da due anni terribili contraddistinti da periodiche chiusure e incertezze – ha dichiarato Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Emilia-Romagna -. Ma ora vediamo uno scenario positivo. Questi due anni hanno fatto si che l’agriturismo venisse riscoperto dal turista italiano che, non potendo andare all’estero, ha assunto maggiore consapevolezza della variegata offerta del nostro Paese che può contare su 814 prodotti dop e igp”.
Ad affascinare è soprattutto il cicloturismo come ha evidenziato il presidente nazionale di Agriturist, Augusto Congionti: “C’è grande interesse per quest’attività all’aria aperta che è molto importante per lo sviluppo delle aree interne e svantaggiate nelle quali li turismo è, spesso, l’unica possibilità di attività economica. Il vivere lento, la visita dei borghi e dei piccoli centri sono divenuti temi centrali nelle scelte per l’organizzazione di una vacanza”.
Da un agriturismo in salute ne trae beneficio tutto il territorio. “Le strutture – ha rimarcato Bisagni – investono, recuperano fabbricati, contribuiscono alla conservazione del paesaggio”.
Un aspetto che non si può più trascurare, che è emerso dal dibattito moderato dalla giornalista Giulia Golino, è la promozione e l’efficace comunicazione di ciò che offre un agriturismo con il suo territorio come hanno sottolineato Laura Scanu e Marco Dalcielo del gruppo Len. Il concetto è semplice: in una comunità sempre più social e connessa è fondamentale curare anche il prima ed il dopo la visita in un territorio proponendo foto, video e racconti che suscitino interesse e permettano, al tempo stesso, di fare promozione. Quindi è importante investire nella struttura per fornire servizi “fisici” al turista, ma anche curare il prima e il dopo, mantenendo un filo rosso di collegamento che permetta di spiegare, ad esempio, perché il Parmigiano Reggiano è ben diverso dal Parmesan.
All’incontro ha partecipato anche la senatrice Rosa Silvana Abate che ha dichiarato: “L’enogastronomia è un’evoluzione naturale dell’agricoltura. I prodotti italiani sono un’eccellenza e possono essere conosciuti attraverso l’attività degli agriturismi”.
DIDASCALIA PER LA FOTO: Da sinistra Laura Scanu, Marco Dalcielo, Augusto Congionti, Rosa Silvana Abate, Mario Marini, Giulia Golino e Gianpietro Bisagni.