Numeri in crescita, tanta voglia di fare rete e, soprattutto, di far conoscere esperienze autentiche intercettando l’interesse dei turisti, specie stranieri, in viaggio in Italia. Sono queste le caratteristiche degli agriturismi del territorio provinciale di Parma che si sono riuniti al Podere Casarossa di Vigatto, ospiti della famiglia Mutti, per il convegno “Gli agriturismi come strumenti di valorizzazione del territorio” a cura di Agriturist Emilia-Romagna, sezione di Parma, facente parte di Agriturist: l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura.
“Il settore è in salute – spiega Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Emilia-Romagna -, ma ha bisogno di alcuni importanti provvedimenti. Primo tra tutti la revisione della legge regionale sugli agriturismi, una legge del 2009 ormai vetusta. Va aggiornata, come accaduto in regioni vicine, tenendo conto degli scenari attuali. Agli agriturismi devono essere concessi più posti letto così come vanno aggiornate le norme in merito all’utilizzo dei prodotti aziendali e delle altre realtà del territorio. Serve poi un adeguamento rispetto alle nuove forme di accoglienza come il glamping. Il settore è in continua crescita ed evoluzione: in passato ad avvicinarsi all’agriturismo erano, soprattutto, le aziende agricole più piccole e di zone marginali, ora invece diversificano con l’agriturismo anche le aziende più grandi e strutturate”.
Tendenza pienamente in atto anche nel Parmense come conferma il referente di Agriturist Parma Alberto Chiappari: “Sono circa 200 gli agriturismi in provincia di Parma, una buona parte nostri associati. I numeri sono in crescita. Gli agriturismi, nel nostro territorio, intercettano l’interesse soprattutto dei turisti stranieri che cercano esperienze autentiche nel corso dei loro viaggi in Italia”.
Al centro del convegno la tavola rotonda sul turismo incoming. Un confronto a tutto campo che ha coinvolto Simone Fornasari e Pierangelo Romersi (rispettivamente presidente e direttore di Destinazione turistica Emilia); Pamela Marenghi (Comune di Parma); Andrea Aiolfi (Food valley travel) e Lorenzo Bonazzi (Agriturist Parma) moderati da Mario Marini, responsabile Marketing Territoriale del Comune di Parma.
Le riflessioni hanno riguardato le potenzialità del cicloturismo nel nostro territorio; l’identificazione delle reti di prodotti; la formazione degli operatori agrituristici; la rete di comunicazione: dai siti ai social sino alla predisposizione di mappe cartacee ed on line. Focus poi sul legame tra il settore ed i Musei del cibo a cura di Mario Marini.
“Un convegno molto utile – conclude Roberto Gelfi, presidente di Confagricoltura Parma – grazie al quale è stato possibile un confronto, franco e a tutto campo, tra gli operatori agrituristici e gli enti che ruotano intorno al settore del turismo. Gli agriturismi sono una vetrina per il settore primario ed un’importante opportunità di diversificazione economica, specie nelle aree marginali. Destano crescente attenzione tra i turisti poiché in grado di proporre un’alternativa, autentica, ai circuiti classici. Sono un luogo in cui si vive il benessere ambientale, ossia un sano ed equilibrato rapporto con l’ambiente, e in cui si scoprono conoscenze e tradizioni enogastronomiche”.