Straniero assunto illegittimamente: costo del rimpatrio.

 

Con recente decreto del Ministero dell’Interno (del 22 febbraio 2019, in G.U. 28 marzo 2019, n. 74) è stato aggiornato il costo medio del rimpatrio (per l’anno 2019) per il caso dello straniero assunto illegittimamente da un datore di lavoro.

Come si ricorderà, il D.Lgs. n. 109/2012 prevede la possibilità per il giudicante di applicare, nell’ambito del procedimento penale eventualmente aperto, al datore di lavoro che abbia impiegato manodopera extracomunitaria il cui soggiorno sia irregolare, una ulteriore sanzione amministrativa accessoria (rispetto a quella penale eventualmente applicata; si ricorda che in sede penale si prevede un ambito sanzionatorio molto pesante, e cioè – salve le maggiorazioni previste in casi particolari – la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa di € 5.000,00 per ogni lavoratore illegalmente occupato) che consiste nel pagamento di una somma corrispondente al costo medio del rimpatrio del medesimo extracomunitario assunto in azienda.

Il tutto è conforme alla Direttiva comunitaria n. 209/52/CE.

La norma sanzionatoria amministrativa (come quella penale) si applica quando venga impiegato personale straniero privo di permesso di soggiorno ovvero nel caso in cui il permesso di soggiorno sia scaduto e non si sia proceduto con il rinnovo; la norma sanzionatoria si applica anche nelle ipotesi in cui il permesso di soggiorno sia stato annullato o revocato.

Il costo medio, avuto riguardo all’anno in cui sia pronunciata la sentenza di condanna, si calcola sulla media del triennio precedente e tiene conto dei costi sostenuti annualmente dal Ministero per il rimpatrio dei cittadini stranieri.

Per l’anno 2019 tale costo è stabilito dal decreto in € 2.052,00 (in precedenza era fissato ad € 1.398,00).

(M. Mazzanti)