SRA18 – Impegni per l’apicoltura.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato SRA18 impegni per l’apicoltura.

L’Obiettivo dell’intervento è finalizzato al miglioramento degli ecosistemi naturali attraverso l’attività di pascolamento apistico in aree di minor valore economico, favorendo contemporaneamente la tutela della biodiversità, di conseguenza si tratta di incrementare il numero di apiari presenti in aree definite.

L’intervento prevede un periodo di impegno di 5 anni che decorrono dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2027.

Beneficiano dei sostegni gli apicoltori singoli, associati ed enti pubblici registrati in BDN sezione apistica.

I richiedenti devono essere in possesso di un fascicolo aziendale aggiornato e validato, e saranno ammessi al contributo per il numero di alveari che risultano presenti in BDN al 1° gennaio 2024.

Condizioni di ammissibilità quindi:

  • iscrizione alla BDN sezione apistica con relativo codice
  • numero minimo di alveari 15
  • esercizio di attività apistica nelle aree eleggibili individuate dalla Carta regionale per l’intervento.
  • Sede legale nel territorio regionale
  • Partita iva agricola o combinata

Sono possibili 2 azioni tra loro alternative

Azione 1 apicoltura stanziale

Azione 2 apicoltura nomade

I beneficiari si impegnano a mantenere per la durata dell’impegno il numero di alveari dichiarati nella domanda di sostegno.

I pagamenti €/anno sono concessi annualmente, in maniera forfettaria, in base alle classi di alveari messe ad impegno dai beneficiari:

  • Da 15 a 25 alveari: 400 euro
  • Da 26 a 55 alveari: 810 euro
  • Da 56 a 100 alveari: 1.560 euro
  • Da 101 a 150 alveari: 2.510 euro
  • Da 151 a 200 alveari: 3.510 euro
  • Da 201 a 250 alveari: 4.060 euro
  • Da 251 a 300 alveari: 5.000 euro
  • Da 301 a 400 alveari: 6.300 euro
  • Oltre 400 alveari: 7.500 euro

 

La scadenza di presentazione domande di sostegno è fissata al 28 febbraio 2024, le domande verranno inserite in graduatoria in relazione ai seguenti parametri:

– Localizzazione aree di pascolamento

– Allevamento biologico

– Miele di qualità regolamentata

– Azienda apistica ricadente in aree svantaggiate

– Attività apistica condotta a titolo prevalente numero di alveari ad impegno

– Adesione volontaria alla banca dati apistica regionale

 

Per maggiori e più complete informazioni contattare l’ufficio di riferimento.

(A. Caprara)