Sfruttamento del lavoro in agricoltura: costituito il “Tavolo” ministeriale per il contrasto al caporalato ed allo sfruttamento.

Con recente decreto ministeriale (del 4 luglio 2019) è stato costituito, sulla base di quanto a suo tempo stabilito dal D.L. 119/2018, il Tavolo ministeriale per la definizione di una strategia operativa più efficace con lo scopo accentuare le azioni di contrasto al caporalato ed allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

Il Tavolo, secondo quanto previsto dal decreto, si caratterizza per le seguenti funzioni:

  1. predisposizione del Piano Territoriale che individua le principali linee di intervento;
  2. indirizzo e programmazione delle attività istituzionali finalizzate al contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura;
  3. monitoraggio sull’attuazione della legge sul caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori (Legge n. 199 del 4 novembre 2016;
  4. coordinamento delle azioni intraprese dalle diverse istituzioni attraverso la gestione condivisa degli interventi volti alla prevenzione del fenomeno, ferme restando le competenze dell’autorità di pubblica sicurezza;
  5. condivisione delle buone prassi sperimentate a livello locale e loro possibile riproduzione in altre realtà territoriali;
  6. condivisione e confronto sulla programmazione dei Fondi Europei stanziati per il finanziamento di azioni di prevenzione e contrasto al caporalato;
  7. elaborazione di proposte normative relative al contrasto ed alla prevenzione del fenomeno;
  8. collaborazione con la Cabina di regia (istituita in sede INPS) e con le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità (commissioni provinciali INPS CISOA).

 

Il Tavolo è presieduto dal Ministero del lavoro ed è composto da un rappresentante del Ministero dell’Interno, un rappresentante del Ministero della Giustizia, un rappresentante del Ministero

delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un rappresentante dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), un rappresentante dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), un rappresentante dell’Istituto nazionale per la Previdenza Sociale (I.N.P.S.), un rappresentante del Comando Carabinieri per la Tutale del Lavoro, un rappresentante del Corpo della Guardia di Finanza, un rappresentante delle Regioni e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano, un rappresentante dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).

 

Alle riunioni del Tavolo possono partecipare rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore, nonché delle organizzazioni del Terzo settore.

 

Agli incontri del Tavolo possono partecipare in qualità di uditori, su invito della Presidenza o dei componenti istituzionali, rappresentanti di organizzazioni internazionali operanti nei settori dell’immigrazione e del lavoro.

Il tavolo è organizzato in sei gruppi:

  1. gruppo 1 – Prevenzione, vigilanza e repressione del fenomeno del caporalato, coordinato dell’INL, ferme restando le competenze delle Forze di polizia e dell’Autorità di pubblica sicurezza ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121;
  2. gruppo 2 – Filiera produttiva agroalimentare, prezzi dei prodotti agricoli, coordinato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo;
  3. gruppo 3 – Intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione del ruolo dei Centri per l’impiego, coordinato dall’ANPAL;
  4. gruppo 4 – Trasporti, coordinato dalla Regione Basilicata;
  5. gruppo 5 – Alloggi e foresterie temporanee, coordinato dall’ANCI;
  6. gruppo 6 – Rete del lavoro agricolo di qualità, coordinato dall’I.N.P.S.

(M. Mazzanti)