Regolarizzazione lavoratori Settore Agricolo – Circolare I.N.P.S..

L’INPS, con circolare n. 73 del 4 maggio 2021, ha fornito ulteriori istruzioni in merito alla apertura delle posizioni contributive utili per gli adempimenti dichiarativi e contributivi posti a carico dei datori di lavoro che abbiano inoltrato domanda di emersione di rapporti di lavoro irregolare.

Come si ricorderà, l’INPS, con circolare n. 101 dell’11 settembre 2020, aveva fornito le istruzioni relative agli adempimenti dichiarativi e contributivi cui erano tenuti i datori di lavoro interessati alla domanda di emersione di rapporto di lavoro irregolare (prevista dall’art. 103 del decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77).

Interessante notare il poco edificante risultato ottenuto con la regolarizzazione di cui si tratta; al 15 agosto 2020, data ultima di presentazione delle relative istanze, il totale delle domande pervenute al Ministero dell’Interno è pari a 207.542, con una prevalenza di domande inerenti il lavoro domestico e di assistenza alla persona (badanti), rispetto alle domande per l’emersione del lavoro subordinato (in particolare per l’agricoltura), pari a 30.694 (15% circa del totale).

Maglia gialla per la Lombardia, che è la regione  più interessata e con il maggior numero di richieste per il settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona (47.357); per il lavoro subordinato, capofila è la la Campania (6.962); a livello provinciale le aree più interessate sono Milano (22.122), Napoli (19.239) e Roma (17.318) per le domande per l’emersione del lavoro domestico, così come svettano Caserta (2.904), Ragusa (2.0052) e Latina (1.897) per l’emersione del lavoro subordinato.

Relativamente alla provenienza delle domande datoriali si noti come dei 176.848 datori di lavoro che hanno presentato domanda di emersione per il settore domestico, 136.138 sono italiani, per il lavoro subordinato, sono italiani 28.013 datori su 30.694 richiedenti.

Per quanto attiene i lavoratori rispetto al paese di provenienza, risultano prevalenti l’Ucraina, il Bangladesh ed il Pakistan per il lavoro domestico e di assistenza alla persona; l’Albania, il Marocco e l’India per il lavoro subordinato.

Le richieste di permesso di soggiorno temporaneo presentate agli sportelli postali da cittadini stranieri (ai sensi dell’art. 103, comma 2, del decreto rilancio), sono state pari a 12.986.

Il ministero informa ancora che alla data del 26 aprile 2021, risultano fissate 24.008 convocazioni e sono stati richiesti alle Questure complessivamente 19.771 permessi di soggiorno. Pur nel plastico fallimento della sanatoria, in specie per le aziende agricole è opportuno illustrare le regole che l’istituto ha posto al riguardo.

La circolare n. 101/2020 prevedeva per i datori di lavoro agricolo l’apertura di una specifica posizione contributiva temporanea e ad hoc, attraverso la presentazione di una Denuncia Aziendale (D.A.) proprio per i dipendenti oggetto della procedura di emersione.

L’INPS chiarisce oggi che:

· l’apertura della posizione contributiva per l’emersione potrà riguardare esclusivamente i datori di lavoro che presentano uno dei codici Ateco indicati in un allegato alla circolare, in linea con quanto previsto dalla normativa sulla regolarizzazione che riservava l’accesso solo ai datori di lavoro del settore agricolo (oltre che a quelli domestici);

· la data di inizio attività della nuova posizione contributiva si dovrà individuare nella data più remota tra quelle appresso indicate:

· il 19 maggio 2020, se è stata presentata almeno un’istanza volta all’emersione di un rapporto di lavoro già in essere con cittadini italiani o comunitari;

· il giorno successivo alla data di presentazione più remota tra le istanze volte all’emersione di rapporti di lavoro già in essere con cittadini extracomunitari;

· la data di inizio del rapporto di lavoro più remota tra le istanze volte all’instaurazione di un rapporto di lavoro con cittadini extracomunitari.

L’INPS si riserva di effettuare le opportune verifiche circa la congruità dei dati comunicati attraverso la prevista D.A. per l’emersione con i dati rinnovabili nelle banche dati già in possesso dell’INPS, valutando cioè il fabbisogno reale di manodopera in rapporto ai fondi e alle colture indicate.

Nella nuova circolare si stabilisce, inoltre, un nuovo termine per l’apertura della nuova posizione contributiva che potrà avvenire entro il 19 maggio 2021.

Si ricorda che la circolare INPS 101/2020 prevede l’invio di una specifica Denuncia Aziendale telematica per la “Procedura di emersione” a cui sarà attribuito un apposito “CIDA per emersione” e che sarà contraddistinta da uno specifico codice di autorizzazione “5W”, avente il significato di “Posizione contributiva riferita a rapporti di lavoro oggetto di istanza di emersione ai sensi dell’articolo 103 del D.L. n. 34/2020”.

La presentazione del relativo modello Uniemens – Posagri dovrà invece avvenire entro il mese di giugno 2021.

(M. Mazzanti)