Sin dall’antichità, l’uomo, per addomesticare le diverse specie vegetali e animali, ha sviluppato tecniche di miglioramento genetico che impiegano incroci e selezioni finalizzati ad aumentare la produttività e la qualità dei raccolti.
Oggi siamo di fronte a nuove sfide, che necessitano di un approccio produttivo agricolo ancora più moderno, che sia efficiente nel continuare a sfamare una popolazione in netta crescita, ma altrettanto efficace nell’adattarsi agli effetti del cambiamento climatico in atto, attraverso un utilizzo sostenibile delle risorse naturali disponibili, nel rispetto del delicato equilibrio ambitale e sociale in cui ci troviamo. L’obiettivo che Confagricoltura intende darsi, affidandosi convintamente al supporto della ricerca scientifica, è quello di minimizzare gli impatti negativi dell’attività agricola.
La sigla NBT sta per New Breeding Techniques, cioè nuove tecniche di miglioramento genetico che rendono possibili modifiche estremamente precise e puntali di alcuni caratteri delle piante al fine di aumentarne la resilienza, cioè la capacità di adattarsi agli stress biotici (attacchi di funghi, virus, batteri e insetti) e abiotici (siccità, sbalzi termici, eccesso di salinità ecc.). In questo modo è possibile difendere i raccolti, sia in termini di resa che di qualità, diminuendo o eliminando l’uso di input chimici e nutrizionali, così da ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura, migliorare l’efficienza produttiva e aumentare la sicurezza degli alimenti.
Confagricoltura si è da sempre affidata alla scienza e ha sempre chiesto libertà di ricerca e di sperimentazione in campo, lasciando le aziende agricole libere di scegliere gli strumenti più adatti per stare sul mercato, garantendone così la vitalità.
Per far sì che le ricerche su queste nuove tecniche continuino in Europa, è necessario però implementare la normativa comunitaria affinché le NBT, in assenza di una normativa aggiornata e specifica non siano equiparate agli OGM .
Per questo Confagricoltura vuole supportare il gruppo di ricercatori europei che, sfruttando le regole dell’Unione, ha intrapreso un’iniziativa al fine di proporre al Parlamento europeo un testo normativo per adeguare la vecchia direttiva 18 del 2001. Perché ciò sia possibile è necessario raccogliere un milione di firme, di cui almeno 55.000 in Italia, entro la prossima estate.
Ti chiediamo, pertanto, di firmare – presso tutti i nostri uffici – la dichiarazione di sostegno all’iniziativa “Coltivare il progresso scientifico: le colture sono importanti!”, per aggiornare la Direttiva 2001/18/CE e consentire la sperimentazione delle NBT.
Maggiori informazioni sulla proposta e sul suo contenuto scientifico sono disponibili al seguente sito internet, anche in lingua italiana:
http://www.growscientificprogress.org/?lang=it
Sul sito – che è molto completo e documentato e riporta molte informazioni sulla iniziativa ed i suoi proponenti – è anche possibile sostenere direttamente con la propria firma l’iniziativa nell’apposita sezione “Firma adesso!”. Le modalità sono oltremodo semplici e richiedono pochissimo tempo: è sufficiente indicare le proprie generalità ed i riferimenti di un proprio documento valido di identità.
Il Presidente
Guglielmo Garagnani