Psr – bando per la misura 4.01.01 “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”.

Psr – bando per la misura 4.01.01 “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”.

Con delibera del mese di marzo la Regione ha approvato il bando misura 4.01.01 “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema” e da fine aprile è possibile pre­sentare le domande per gli investimenti con approccio singolo, ovvero le domande singole (ex misura 121).

La scadenza di presentazione delle domande è fissata, ad oggi, al 15 luglio 2016.

Stante la complessità della predisposizione delle domande, non si assicura il servizio per adesioni successive al 1° luglio.

Invitiamo, comunque, gli associati interessati a contattarci quanto prima per assicurare la migliore assistenza possibile.

La dota­zione finanziaria è esigua in quanto per tutta la Regione Emilia Romagna sono stati stanziati circa 23 mi­lioni di euro suddivisi fra i vari settori di investimento:

  • Zootecnia da latte circa 5 mln
  • Bovini da carne cir­ca 1 mln
  • Suini circa 2,2 mln
  • Avicunicoli e uova circa 2,5 mln
  • Ortofrutta circa 5,7 mln
  • Vitivinicolo circa 1,4 mln
  • Seminativi circa 5 mln
  • Altri settori circa 0,5 mln

La graduatoria delle domande, regionale, verrà pub­blicata a novembre e terrà conto del pun­teggio raggiunto da ciascuna domanda. I criteri che determine­ranno la graduatoria sono legati essenzial­mente a due aspetti:

  • criteri di priorità riferiti al beneficiario;
  • criteri di priorità rife­ribili al piano di investi­menti.

Alle aziende ricadenti in zone svantaggiate verranno attribuiti 20 punti. I punteggi sono inoltre riconosciuti ai soci di O.P. e O.I, alle aziende nelle quali è presente un giovane che da meno di 5 anni ha presentato doman­da sulla misura di pri­mo insediamento 112 del psr 2007-2013, aziende in possesso di certificazioni ambienta­li o che utilizzano ai fini agricoli aree potenzial­mente urbanizzabili.

Sono inoltre premiati gli investimenti che ri­cadono tra quelli defini­ti “prioritari” a seconda del proprio settore di appartenenza, quelli dedicati a produzioni DOP e IGP o a qualità regolamentata, inve­stimenti finalizzati al conseguimento di livelli superiori di sicurezza rispetto alla normativa vigente, investimenti con importi inferiori a 250.000 euro (400 000 per allevamenti zoo­tecnici bovini e suini).

Viene inoltre premia­ta la riduzione delle superfici impermea­bilizzate o comunque tendenti a saldo zero (demolizione e rico­struzione), la valenza ambientale dei progetti e le positive ricadute occupazionali nell’or­ganico aziendale.

Per poter presenta­re domanda occorre rispettare i requisiti dell’agricoltore attivo (p.iva agricola con de­nuncia iva) ed essere iscritti alla Camera di Commercio. Se dit­ta individuale occorre avere attività agrico­la primaria mentre se società attività agrico­la esclusiva. Occorre inoltre essere in regola con i versamenti contri­butivi.

La nuova programma­zione ha introdotto il metodo di calcolo della produttività stan­dard che sostituisce le giornate agricole, ovvero è riconosciuta una produttività lorda per ciascuna coltura e per ogni capo alle­vato. Per poter acce­dere le aziende devo­no dimostrare con il riparto colturale e con gli allevamenti una di­mensione economica maggiore di 20.000 euro in zona ordinaria e di 15.000 euro in zona svantaggiata. Il piano degli investimenti deve raggiungere almeno 20.000 euro di spe­sa imponibile in zona normale e 15.000 euro in zona svantaggiata.

Tutti gli investimenti devono obbligatoria­mente essere avviati in data successiva alla domanda.

Le spese ammissibili sono le seguenti:

  • costruzione/ristruttu­razione immobili pro­duttivi;
  • miglioramenti fondia­ri;
  • macchinari, attrez­zature funzionali al processo innovativo aziendale;
  • impianti lavorazione/ trasformazione dei pro­dotti aziendali
  • investimenti funzio­nali alla vendita diretta delle produzioni azien­dali;
  • investimenti immate­riali connessi alle pre­cedenti voci di spesa quali onorari di profes­sionisti/consulenti e studi di fattibilità, entro il limite massimo del 10% delle stesse;
  • investimenti immate­riali quali: acquisizione/ sviluppo programmi in­formatici,
  • acquisizione di bre­vetti/licenze.

Dal momento della concessione del con­tributo (le graduatorie dovrebbero essere pubblicate il 14 novem­bre 2016) vengono dati per la realizzazio­ne degli investimenti 12 mesi con la possibi­lità di eventuali 6 mesi di proroga motivata.

Il contributo, a fondo perduto, è pari al 40% della spesa ammissibile (esclu­sa l’IVA), elevabile al 50 per cento nelle imprese condotte da giovane agricoltore o in zona svantaggiata.

Per la presentazione della domanda occor­rono tre preventivi (con prova di richiesta ai fornitori via mail/PEC) e, per opere edili/mi­glioramenti fondiari, un computo metrico esti­mativo accompagnato da due preventivi di raffronto.

Per le opere che ne­cessitano di autoriz­zazioni (permessi di costruire, VIA, VINCA) occorre al momento della domanda aver presentato la richiesta presso l’ente com­petente, mentre l’au­torizzazione deve essere rilasciata e trasmessa al servi­zio territoriale della Regione entro il 7 ottobre 2016.

(A. Caprara)