Proseguimento della sperimentazione nel territorio dell’ATC BO1 ed estensione nei territori degli ATC BO2 e BO 3 della tecnica di allontanamento della fauna selvatica dalle colture agricole mediante l’utilizzo di cani da ferma.

Proseguimento della sperimentazione nel territorio dell’ATC BO1 ed estensione nei territori degli ATC BO2 e BO 3 della tecnica di allontanamento della fauna selvatica dalle colture agricole mediante l’utilizzo di cani da ferma.

Al fine di poter fornire agli Agricoltori uno strumento di prevenzione dei danni da fauna selvatica alle colture agricole, attivabile in modo semplice e veloce, si è definito nella Commissione consultiva territoriale di Bologna, nella seduta del 12 marzo 2018, la possibilità di proseguire nella sperimentazione, ampliando anche ai territori dell’ ATC BO2 e BO3, la sperimentazione stessa della tecnica di allontanamento della fauna selvatica dalle colture agricole mediante l’utilizzo di cani da ferma, già positivamente avviata nello scorso anno nel territorio dell’ATC BO1, dove, dal resoconto degli interventi effettuati nel corso del 2017 nelle aziende che nel 2016 avevano subito danni di entità rilevante, si evidenzia una notevole diminuzione dei danni da fauna selvatica e di conseguenza una reale efficacia degli interventi.

La suddetta sperimentazione dovrà tenere conto delle indicazioni a suo tempo esposte dall’ ISPRA all’avvio del progetto con l’ATC BO1, quali: – la sperimentazione deve riguardare aree campione limitate; – possono essere utilizzati solo cani da ferma; – non si deve interferire sul periodo riproduttivo della fauna; – devono essere verificati i risultati delle sperimentazioni. Pertanto l’attività di sperimentazione nel corso del 2018 dovrà essere effettuata secondo le seguenti modalità.

Specie oggetto di allontanamento = lepre e fagiano

Ambiti d’intervento = 1. Territorio ATC cacciabile ed Aree di Rispetto ATC. 2. Zone di protezione ai sensi degli articoli 19 e 22 L.R. n° 8/1994 e successive modificazioni. 3. Divieti Comunali. Per gli interventi negli ambiti di cui ai punti 2 e 3, lo STACP di Bologna trasmetterà la richiesta dell’azienda agricola al Centro Servizi ATC segnalando la necessità di attivare l’allontanamento con i cani.

Colture dall’elevato valore economico su cui intervenire – colture da seme; – colture orticole, melone e cocomero; – colture con prove sperimentali;- frutteti in allevamento.

Tempi e modalità d’intervento = Gli interventi da effettuare esclusivamente con l’ausilio di cani da ferma, devono iniziare a seguito di formale richiesta da parte dell’azienda agricola e sono così suddivisi: – fino al 15 marzo sono consentiti due interventi giornalieri per azienda; – dal 16 marzo al 15 giugno per minimizzare i rischi di interferenza sul periodo riproduttivo della fauna, un intervento giornaliero per azienda; – dal 16 giugno al 19 agosto sono consentiti due interventi giornalieri per azienda; – dal 20 agosto al 15 settembre sono consentiti due interventi giornalieri per azienda limitatamente alle zone aperte alla caccia.

Rendicontazione = Al termine delle attività l’ATC dovrà rendicontare entro il 31 ottobre 2018 allo STACP di Bologna ed alla Polizia della Città metropolitana le operazioni svolte, fornendo un riepilogo con i seguenti elementi di minima: – denominazione dell’azienda ed indicazione dei dati catastali riferiti alla coltura dove si è intervenuti); – indicazione dell’Ambito di gestione (ATC, Area di Rispetto, ZRC. ecc.); – coltura/e oggetto dell’intervento, precisando se la coltura è un corpo unico oppure è suddivisa in più parcelle, in entrambi i casi indicare le superfici oggetto di sperimentazione; – caratteristiche ambientali, indicare se la coltura confina su uno o più lati con zone boscate, incolti, frutteti o altre colture che possono offrire immediato rifugio a lepri e fagiani; – indicare per coltura dell’azienda il numero complessivo di interventi e l’arco di tempo degli stessi; – indicare esito finale dell’intervento per azienda. I dati dovranno essere raccolti nell’apposita modulistica. Gli ATC BO 1, BO 2 e BO 3 potranno pertanto organizzare l’attività di cui sopra avendo cura di attivare gli interventi su richiesta delle aziende agricole interessate, nonché d’intesa con la Polizia provinciale per le concrete modalità attuative ed operative. Resta inteso che la sperimentazione dovrà avvenire nel rispetto di tutte le restanti disposizioni applicabili in materia. Si invita pertanto, le aziende interessate, a rivolgersi ai nostri uffici di zona per effettuare le richieste di attivazione degli interventi

(G. Guerrini)