Nuova Banca Dati Sementi Biologiche.
A partire dal 1 febbraio scorso (dopo un periodo di coesistenza fra il vecchio sistema è il nuovo) ha preso ufficialmente avvio la Banca Dati delle Sementi Biologiche (BDSB). Su tale nuovo sistema informatico potranno registrarsi i fornitori, per comunicare la loro disponibilità di sementi biologiche. Vi dovranno accedere anche le aziende agricole biologiche per verificare se sono disponibili sul mercato sementi bio e in caso negativo per poter chiedere la deroga all’impiego di sementi non prodotte con metodo biologico.
Va infatti ricordato che un’azienda biologica dovrebbe utilizzare solo “sementi” prodotte con metodo biologico e solo eccezionalmente ed in determinati casi è possibile derogare a tale regola. La BDS quindi è stata pensata per limitare quanto più possibile il ricorso alle deroghe (mettendo nelle condizioni il produttore agricolo di sapere se e presso quale fornitore sono disponibili sementi biologiche).
In sintesi questa dovrebbe essere l’operatività della BDS:
l’operatore biologico (l’azienda agricola), al fine di identificare un possibile fornitore di sementi, almeno 10 giorni prima della semina, interroga la BDS, inserendo le informazioni del caso (specie, varietà, tempi di consegna, specifiche tecniche qualitative, quantità).
A seguito dell’interrogazione può succedere che la semente cercata sia in “lista Verde” (ossia all’interno di una lista che annovera sementi sicuramente NON disponibili): in tal caso la deroga è concessa automaticamente. Oppure si verificherà che la semente cercata è in “lista Rossa” (ossia in una lista di sementi disponibili in quantità sufficienti al mercato italiano); in tal caso l’operatore dovrà contattare il fornitore (che si è registrato in BDN) e concordare con lui la consegna; la deroga può essere concessa solo a particolari condizioni, qualora non si concluda la transazione commerciale.
Infine, qualora la semente cercata sia collocata in “lista Gialla” (lista che contiene semente non ricompresa nelle due liste precedenti per cui occorre verificare l’effettiva disponibilità) l’operatore biologico potrà inviare una richiesta di fornitura e se, nell’arco di 5 giorni lavorativi nessun fornitore darà riscontro, otterrà la deroga. Se, nell’arco di 5 giorni lavorativi, uno o più fornitori confermeranno la propria disponibilità di semente bio, l’azienda agricola avvierà la transazione commerciale per concludere l’acquisto della semente (in tal caso nessuna deroga è necessaria).
Le aziende possono accedere direttamente ed in autonomia nella BDS, previo accreditamento sul portale del Ministero delle Politiche Agricole. In alternativa è possibile eseguire le operazioni previste tramite il proprio CAA di riferimento.
(S. Santoni)