Come si ricorderà, la legge di bilancio 2023 (legge n. 197 del 2022) aveva stabilito delle importanti agevolazioni per l’assunzione dei giovani.
Si tratta in specie delle misure contemplate dall’articolo 1, comma 297, della legge di bilancio con le quali si è prorogato, a tutto il 2023, il beneficio previgente (art. 1, comma 10, della legge 178 del 2020) per le assunzioni agevolate a tempo indeterminato dei giovani con meno di 36 anni, prevedendo un aumento dell’agevolazione fino ad un massimo di 8.000 euro sulla quota a carico dei datori di lavoro su base annua, rispetto ai 6.000 precedentemente in essere.
L’agevolazione vale per 36 mesi dalla data di assunzione (periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2023) la norma prevede poi che l’agevolazione è ampliata a 48 mesi per i datori di lavoro che assumono in aziende ubicate in Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna; l’agevolazione si sostanzia in uno sgravio contributivo per i datori di lavoro che assumono giovani con meno di 36 anni, sia per nuove assunzioni a tempo indeterminato sia per trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
La misura necessita, per la concreta entrata in vigore, della autorizzazione della Commissione europea al beneficio, autorizzazione che ancora non è arrivata, preoccupando non poco le aziende interessate alle assunzioni agevolate di cui si tratta e le parti sociali.
La misura agevolativa infatti è sottoposta alla disciplina sugli aiuti di Stato e soggetta quindi all’autorizzazione da parte della Commissione europea, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in persona del sottosegretario Claudio Durigon, lo scorso 13 aprile 2023, ha risposto, in Commissione Lavoro della Camera dei deputati, all’interrogazione n. 5-00683 – presentata dall’on. Davide Aiello (M5S) – in materia, dando atto dell’impegno del Governo al fine di ottenere una tempestiva attuazione dei benefìci previsti dalle norme finalizzate, come detto, all’assunzione di giovani lavoratori a tempo indeterminato.
Pubblichiamo la risposta del Ministero.
Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 aprile 2023 nell’allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro) 5-00683
Con il presente atto di sindacato ispettivo, gli Onorevoli interroganti chiedono quali iniziative è possibile intraprendere affinché la Commissione europea si esprima favorevolmente e in tempi celeri riguardo alla proroga dei benefici per le assunzioni agevolate di giovani con meno di 36 anni.
Come è stato ricordato nell’interrogazione, la legge di bilancio per il 2023 (articolo 1 comma 297, della legge n. 197 del 2022) ha esteso anche al 2023 l’incentivo occupazionali contributivo a favore dei datori di lavoro privati che assumono con contratto a tempo indeterminato giovani che non abbiano
compiuto il trentaseiesimo anno di età, prevedendo un aumento dell’agevolazione fino ad un massimo di 8.000 euro su base annua sulla quota a carico dei datori di lavoro, rispetto ai 6.000 euro precedentemente previsti. L’efficacia dell’esonero è condizionata, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea.
Con riferimento alla misura di cui all’articolo 1, comma 297, della legge di bilancio 2023 voglio sottolineare che sono state da subito avviate le procedure autorizzative in sede europea, necessarie al fine di ottenere la concessione dell’incentivo.
Segnalo che in data 15 marzo 2023 la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea (ITALRAP) ha validato la notifica caricata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’apposita piattaforma SANI2 per quanto riguarda le agevolazioni previste dalla legge n. 178 del 2020, inerenti al secondo semestre del 2022.
Si è, pertanto, in attesa dell’imminente decisione di autorizzazione della Commissione europea. Per quanto concerne l’estensione della misura a tutto il 2023, si rappresenta che sono in corso le necessarie e preventive interlocuzioni con la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea, per definire il quadro normativo di riferimento ed addivenire alla successiva autorizzazione da parte della Commissione europea.
Concludo rassicurando gli Onorevoli Interroganti che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali vigilerà sulla tempestiva attuazione dei benefìci previsti dalle norme citate finalizzate all’assunzione di giovani lavoratori a tempo indeterminato.
(M. Mazzanti)