Lavoratori Stranieri: Senato e Camera danno il parere favorevole sulla programmazione del governo relativa al decreto Flussi 2023-2025

Come si ricorderà nel luglio scorso il Governo ha varato uno schema di DPCM (approvato in esame preliminare il 6 luglio) relativo alla definizione dei flussi di migranti per lavoro per  452 mila ingressi.

Il Parlamento ha definito in questi giorni le procedure di consultazione previste per la emanazione dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, per il triennio 2023-2025,  come detto  relativo alla programmazione dei flussi d’ingresso “legale”  in Italia dei lavoratori stranieri: in particolare il 2 agosto, la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha espresso il proprio parere positivo “senza osservazioni ”, parimenti la Commissione Affari Costituzionali della Camera che, il 14 settembre, ha valutato positivamente il progettato DCPM.

Sulla materia è intervenuto (nel luglio) anche il parere positivo della Conferenza delle Regioni e delle provincie autonome.

Si rammenta che lo schema di DPCM, con un taglio innovativo, stabilisce i criteri per la emanazione dei flussi migratori regolari, definendo per il triennio prossimo, un totale di 452 mila ingressi (136.000 nel 2023, 151.000 nel 2024 e 165.000 nel 2025).

Già operative invece le procedure per gli ulteriori 40 mila ingressi per lavoro stagionale, a valere sulle domande in eccedenza già presentate con i flussi 2022, nel marzo 2023 (click day).

Il provvedimento in itinere, e che si avvia alla conclusione, è molto positivo poiché tende a pianificare stabilmente i flussi di accesso per il lavoro regolare degli stranieri in Italia, promuovendo l’immigrazione legale; il decreto amplia le quote di ingresso regolare per motivi di lavoro ed estende ad altre categorie professionali e ad altri settori produttivi la possibilità di presentare domande di accesso.

Già operative invece le procedure per gli ulteriori 40 mila ingressi per lavoro stagionale, a valere sulle domande in eccedenza già presentate con i flussi 2022, nel marzo 2023 (click day).

Il provvedimento in itinere, e che si avvia alla conclusione, è molto positivo poiché tende a pianificare stabilmente i flussi di accesso per il lavoro regolare degli stranieri in Italia, promuovendo l’immigrazione legale; il decreto amplia le quote di ingresso regolare per motivi di lavoro ed estende ad altre categorie professionali e ad altri settori produttivi la possibilità di presentare domande di accesso.

Con un unico atto provvedimentale il Governo definisce quindi i criteri dei flussi, provvedendo alla programmazione delle quote massime d’ingresso dei lavoratori stranieri nel triennio 2023-2025 e per ciascun anno di competenza, ponendo fine alla teoria di atti annuali, peraltro sempre insufficienti ed in ritardo.  Come si è già osservato interessanti i numeri relativi ai flussi poiché calati sui reali fabbisogni segnalati dalle aziende, dalle loro organizzazioni di categoria e rappresentanza e frutto delle consultazioni con tutte le parti sociali, anche sindacali. Con il programmato DCPM, tenendo conto della capacità di accoglienza e d’inserimento degli stranieri a livello locale, si diminuisce significativamente il divario tra flussi di ingresso e fabbisogni del mercato del lavoro; a fronte infatti di un fabbisogno rilevato di 833.000 unità (sempre per il triennio 2023 – 2025) il nuovo ed emanando DCPM prevede complessivamente 452.000 ingressi.

PROVVEDIMENTO INGRESSI PROGRAMMATI FABBISOGNO
Decreto Presidente del Consiglio dei ministri
DPCM 2023-2025
202 – 136.000

2024 – 151.000

2025 – 165.000

2023 – 274.800

2024 – 277.600
2025 – 280.600

In merito alle nuove professionalità indicate nel decreto governativo si segala che potranno essere presentate domande di flussi in entrata per elettricisti, idraulici, addetti ai settori dell’assistenza familiare e sociosanitaria, lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e addetti al settore della pesca.

Ancora definiti flussi, per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale, per il comparto dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, per il settore turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale.

Numeri importanti anche per il comparto agricolo e turistico-alberghiero, in specie per il lavoro subordinato stagionale; in relazione a questi settori produttivi sono previste e riservate quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che abbiano sottoscritto accordi per facilitare la migrazione regolare e limitare gli accessi irregolari; per tali lavoratori i relativi nulla osta, anche pluriennali,  potranno essere inoltrate dalle organizzazioni di rappresentanza, se  maggiormente rappresentative a livello nazionale, assumendo queste la responsabilità dell’intera procedura di accesso dello straniero (conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori, sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie).

Date le relazioni favorevoli del Parlamento e delle altre parti sociali ed istituzionali coinvolte e sentite, si prevede quindi una rapida definizione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

(M. Mazzanti)