Con la legge n. 56 del 29 aprile 2024 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2024, supplemento ordinario n. 19) è stato convertito in legge il D.L. 2 marzo 2024 n. 19; la norma ha introdotto numerose e significative modifiche alla previgente disciplina sulla sicurezza sul lavoro, in materia di sanzioni al lavoro irregolare e nuove norme sugli appalti. Tra le tante si segnalano le modifiche in tema ispettivo.
La legge di conversione integra la previgente materia sanzionatoria a modifica dell’art. 18 del D.Lgs n. 276/2003. L’art. 29, comma 7, della legge di conversione prevede una serie di nuove normative in tema ispettivo: all’esito di accertamenti ispettivi in materia di lavoro e di legislazione sociale (compresa la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) l’INL-ITL (Ispettorato nazionale del lavoro) qualora non emergano violazioni o irregolarita’, rilascierà alle aziende interessate un attestato e iscrivendo, previo consenso, il datore di lavoro in un apposito elenco informatico consultabile pubblicamente, tramite il sito internet istituzionale dell’ Ispettorato, denominato «Lista di conformita’ INL»; prevista una conseguenza virtuosa: i datori di lavoro, cui e’ stato rilasciato il predetto attestato, non sono sottoposti, per un periodo di dodici mesi dalla data di iscrizione nella Lista di conformita’ INL, ad ulteriori verifiche da parte dell’Ispettorato nelle materie oggetto degli accertamenti, fatte salve le verifiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le eventuali richieste di intervento, nonche’ le attivita’ di indagine disposte dalla Procura della Repubblica.
Ancora più significative, per il settore Agricolo, le regole introdotte con la Legge 12 luglio 2024, n. 101 di conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 15 maggio 2024, n. 63. L’art. 2 quater si propone di definire nuovi sistemi di contrasto al caporalato in agricoltura; in specie allo scopo di intensificare il contrasto al fenomeno del caporalato, di favorire l’evoluzione qualitativa del lavoro agricolo e di incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, viene istituita preso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura.
Il sistema informativo si avvarrà delle esperienze e dei dati presenti nei singoli ambiti di competenza, rinvenibili presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministero dell’interno, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), l’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT).
(M. Mazzanti)