GAL APPENNINO BOLOGNESE (PSR 2014-2020) – Misura 19 – Azione 13 “Valorizzazione castagneti da frutto”.

Il bando persegue l’obiettivo di sostenere gli investimenti delle imprese agricole dell’Appennino Bolognese finalizzati alla valorizzazione economica dei castagneti da frutto, dall’intervento colturale fino alla prima trasformazione del prodotto finale.

Ricordiamo che per “castagneto frutto” si intende: area caratterizzata dalla presenza di castagni coltivati per la produzione di castagne e marroni con densità non inferiore a 30 esemplari per ettaro, soggetti a costanti pratiche colturali (almeno una ripulitura per anno allo scopo di facilitare la raccolta ed eliminare la vegetazione concorrente; almeno una potatura ogni sette anni e il reintegro per innesto delle piante morte quando la densità sia inferiore alle 100 piante ad ettaro).

Sono da considerarsi castagneti da frutto in attualità di coltura anche gli impianti costituiti con specie e ibridi appartenenti al genere Castanea con densità superiore a 150 piante a ettaro e allevate con moduli colturali intensivi.

Possono essere beneficiari del presente bando le imprese agricole sia in forma singola che in forma aggregata.

Tutte le imprese al momento della domanda devono soddisfare le seguenti condizioni:

· Risultare iscritte ai registri delle imprese agricole della CCIAA, fatto salvo i casi previsti dalla normativa vigente: l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c. deve essere riportato nella visura camerale o come attività prevalente o come attività secondaria.

· Essere regolarmente iscritte all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole con posizione validata aggiornata nell’anno solare di presentazione.

· Non trovarsi in stato fallimentare o con procedura di liquidazione o di concordato preventivo in corso o di amministrazione controllata o stati equivalenti.

· In caso di società, la durata del contratto societario dovrà essere almeno pari a quella del periodo del vincolo di destinazione d’uso.

· Avere una posizione previdenziale regolare (regolarità contributiva).

· Rispettare le condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro per il personale.

· Avere titolo di possesso/proprietà di tutte le particelle/immobili oggetto di domanda, valido per l’intero periodo di impegno

La superficie oggetto dell’intervento deve avere le seguenti caratteristiche minime:

· una copertura di almeno 30 piante per ha e una superficie complessiva minima di almeno 0,1 ha per singolo progetto (superfici non necessariamente accorpate).

· Sono ammissibili a intervento solo le superfici che ricadono nei seguenti casi.

· Superfici classificate quali colture permanenti nel GIS.

· Superfici riconosciute Castagneti da mensa.

Gli interventi non dovranno essere soggetti a contributi concessi sulla misura 8 del PSR 20142020.

I requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di sostegno pena l’inammissibilità della stessa.

Gli interventi finanziabili sono:

– Interventi colturali finalizzati alla valorizzazione economico-produttiva del castagneto.

– Interventi in strutture e attrezzature funzionali alla lavorazione e prima trasformazione del prodotto.

L’importo di spesa ammissibile minimo è di Euri 2.500 e massimo Euri 25.000; il punteggio per poter accedere al bando non deve essere inferiore a 4.

Il piano dovrà essere finalizzato, per almeno il 30% delle spese, ad investimenti relativi alla valorizzazione del castagneto.

Sono ammissibili

A . interventi colturali finalizzati alla valorizzazione economico-produttiva del castagneto

A.1. Interventi di miglioramento del castagneto

es: innesti, taglio dei polloni di castagno, taglio delle erbe e degli arbusti infestanti, ripulitura totale della superficie allo scopo di facilitare la raccolta dei frutti, decespugliamenti, potature, spalcature, sfolli, diradamenti, il taglio delle piante arboree di altre specie, l’acquisto e la messa a dimora di piante di castagno per garantire la continuità della copertura arborea, l’estirpazione delle ceppaie delle piante tagliate, purché la superficie sia regolarmente ripianata e si provveda alla sostituzione delle piante, l’abbattimento delle piante malate e/o morte e l’acquisto e la messa a dimora di castagni di varietà pregiate purché previsto una sola volta nel periodo di programmazione).

Opere effettuate mediante prestazioni volontarie di manodopera aziendale, le spese relative non potranno comunque superare il 30% del PI, e dovranno essere chiaramente identificate in apposita voce del PI.

A.2 Macchinari specificatamente dedicati all’intervento silvicolturale quali:

• Motoseghe

• Decespugliatrici

• Macchine raccoglitrici

• Macchinari e attrezzature per la pulizia e l’esbosco delle ramaglie

B. interventi in strutture e attrezzature funzionali alla lavorazione e prima trasformazione del prodotto a condizione che siano complementari all’intervento di tipo A1

B.1. Macchinari e attrezzature quali:

• Vaglio per calibratura

• Preparazione castagne fresche (pulitura, lucidatura)

• Pelatura

• Sterilizzazione

• Essiccazione

• Macchine confezionatrici per il prodotto essiccato e/o fresco,

• Acquisto di macine di pietra destinate alla macinatura delle castagne secche, da trasformare in farina di castagne.

B.2 Interventi di realizzazione, restauro e manutenzione straordinaria dei metati (o seccatoi) per l’essicazione del prodotto fresco:

– Opere edili finalizzate alla costruzione o alla ristrutturazione di metati che prevedano l’utilizzo di tecniche di essicazione tradizionali (graticciato e fuoco) che abbiamo una dimensione del locale destinato all’essiccazione non superiore a 20 mq e che prevedano l’utilizzo di materiali tradizionali come pietra e legno.

C. spese tecniche quali onorari di professionisti e consulenti nel limite massimo 10% dell’investimento

Il PI dovrà prevedere un tempo massimo per la realizzazione degli investimenti decorrente dalla data di adozione dell’atto di concessione non superiore a 12 mesi, con una eventuale proroga di 180 giorni che potrà essere concessa su richieste debitamente motivate da presentare almeno 30 giorni prima della scadenza del termine.

L’azione è applicabile su tutto il territorio di competenza del GAL Appennino Bolognese.

Il sostegno, in forma di contributo in conto capitale, è pari:

40% per le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative);

60% quando ricorre almeno una delle seguenti condizioni:

* Progetti presentati da giovani di età fino a 41 anni non compiuti;

* Interventi in zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici di cui all’art. 32 del Reg. (UE) 1305/2013.

* Investimenti collettivi.

I contributi previsti dal presente bando non sono cumulabili con altri aiuti di Stato o altre agevolazioni.

Le domande di sostegno potranno essere presentate fino alle ore 12.00 del 28/2/2023.

La mancata presentazione della domanda completa di tutte la documentazione richiesta entro il termine suindicato comporta l’impossibilità di accesso agli aiuti del presente bando.

La presentazione della domanda di sostegno è precedente l’avvio della realizzazione delle attività oggetto di PI.

Si ricorda infine che è ammessa una sola domanda di sostegno per impresa.

(A. Caprara)