Extracomunitari – lavoro programmati nuovi flussi

Il 6 luglio scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato (in via di esame preliminare) il DPCM – decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”. Ciò risponde ad esigenze indifferibili, come evidenziate da tutti gli operatori economici italiani, sulla scorta anche delle valutazioni che, annualmente, lo stesso governo rende noto in materia di sostenibilità della spesa sociale e di welfare. Il provvedimento varato dal Governo ha carattere preliminare e perché sia esecutivo occorrerà attenderne la definitiva adozione.

Come è noto, il settore agricolo è fortemente interessato al lavoro, fornito dal personale straniero, sia extracomunitario che comunitario. Alcuni dati aiutano a comprenderne il fenomeno. In agricoltura, operano a vario titolo 1.072.078 (dati 2021) lavoratori dipendenti di cui 1.033.075 operai e 39.033 impiegati, quadri e dirigenti;  l’occupazione agricola è prevalentemente di sesso maschile (68%). Sono 180.167 le aziende agricole italiane con operai dipendenti (il 26%del totale delle aziende censite in Italia). Sono 117 milioni le giornate di lavoro prestato dagli operai annualmente (6% del totale censito in Italia) con una media pro – capite annua di 113 giornate. Nel settore il 90% degli operai sono a tempo determinato e lavorano per circa 69 giornate / anno; mediamente l’operaio agricolo a tempo indeterminato lavora, invece, per almeno 255 giornate annue. Aumentata, nell’ultimo decennio, la stabilità del lavoro a termine, considerevolmente consolidandosi il numero delle giornate pro – capite (+16%).

Nell’ultimo decennio si è affermata la presenza di personale straniero (+10%), aumentando considerevolmente la presenza di extracomunitari (+69%); dal 2018 si assiste ad un calo nelle presenze di personale straniero regolare.

Attualmente i lavoratori stranieri assunti in agricoltura sono 318.362 di cui 104.125 comunitari e 214.237 non comunitari (+67%).

Gli stranieri rappresentano il 31% del totale di lavoratori del comparto agricolo.

Il nuovo strumento di programmazione ha lo scopo (mediato) di contrastare la sempre più ingestibile ed incontrollabile immigrazione clandestina sviluppando linee organizzative dei flussi per promuovere l’immigrazione legale. Il decreto del Presidente del Consigli innalza, incrementando considerevolmente, le quote di ingresso di lavoratori extracomunitari per motivi di lavoro ed amplia, innovando, i settori produttivi e le categorie professionali che avranno la possibilità di accedere alle quote. Il decreto (con un unico atto) definisce e programma i criteri dei flussi e delle quote massime d’ingresso dei lavoratori stranieri per i prossimi tre anni e per ciascun anno del triennio venturo (2023-2025) con ciò semplificando il quadro normativo   che non sarà più legato ai consuetudinari e sorpassati provvedimenti annuali o transitori.

Il decreto in materia di programmazione delle quote di lavoratori stranieri da ammettere nel territorio italiano, attualmente in gestazione, contiene sostanzialmente due provvedimenti:

a)  la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”; in specie sono autorizzati ad entrare nel nostro paese, per motivi di lavoro, complessivamente 452.000 ingressi così suddivisi:

DPCM 2023INGRESSI PROGRAMMATIFABBISOGNO RILEVATO
Periodo
2023-2025
2023 – 136.000
2024 – 151.000
2025 – 165.000
2023 – 274.800
2024 – 277.600
2025 – 280.600

Come anticipato il nuovo decreto amplia i settori produttivi  per i quali è consentito l’utilizzo delle quote di immigrazione regolare con i flussi; in specie si prevede che i lavoratori extracomunitari potranno essere assunti anche per mansioni legate all’assistenza familiare, elettricisti, idraulici, lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca; confermata la prassi secondo cui si prevede la riserva di quote  unicamente in favore del lavoro subordinato stagionale per i settori più interessati dalla stagionalità in particolare per il settori agricolo e per le imprese del comparto turistico-alberghiero. Sancita una ulteriore riserva di quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che abbiano sottoscritto accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare sempreché le richieste di lavoratori e di nulla osta siano inoltrate per il tramite delle organizzazioni di datori di lavoro maggiormente rappresentative a livello nazionale;

b) “Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022”. Per il corrente anno e tenendo conto delle richieste di lavoratori presentate con i flussi ordinari, enormemente superiori ai limiti fissati con il decreto flussi ultimo (approvato con il DPCM – Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022) il Consiglio dei Ministri ha emanato anche un decreto flussi integrativo concernente la programmazione transitoria – per l’anno 2022 – dei flussi d’ingresso in Italia di lavoratori stranieri. Con questo ultimo provvedimento viene autorizzato l’ingresso di ulteriori 40.000 lavoratori particolarmente destinati agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero; le quote ulteriori sono applicabili alle domande già presentate col click-day del 27 marzo 2023; si ricorda che sulla base dei flussi autorizzati nel dicembre 2022 erano disponibili solamente 44.000 quote mentre le domande inoltrate dai datori istanti erano di circa 90.000 unità.

BOX 1 professionalità

Professionalità richieste
•      elettricisti
•      idraulici
•      addetti ai settori dell’assistenza familiare e sociosanitaria
•      lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca
Professionalità confermate per il lavoro autonomo e  subordinato non stagionale e per i settori:
•       dell’autotrasporto merci per conto terzi
•       dell’edilizia, turistico-alberghiero
•       della meccanica
•       delle telecomunicazioni
•       delle telecomunicazioni
•       della cantieristica navale
 Lavoro subordinato stagionale confermati i settori:
•      agricolo
•      turistico-alberghiero

BOX 2  – stranieri composizione panel paesi di provenienza

Lavoratori stranieri in Italia
ComunitariExtracomunitari
PaeseIncidenzaPaeseIncidenza
Romania72%India17%
Bulgaria8%Pakistan5%
Polonia7%Albania16%
Germani5%Macedonia4%
Slovacchia4%Marocco15%
Altri paesi4%Tunisia7%
  Senegal6%
  Nigeria4%
  Mali4%
  Altri Paesi22%

(M. Mazzanti)