Dai vini frizzanti dei colli piacentini ai “mossi” bolognesi o modenesi per finire con gli spumanti brut ottenuti da uve sangiovese, la crisi del vino ha colpito duramente soprattutto le bolle doc e docg dell’Emilia-Romagna. «Meno brindisi e zero convivi hanno picchiato duro sul mercato delle bollicine che, in regione, ha subito una flessione su base annua che si attesta mediamente al 60% per le etichette delle piccole e medie aziende viticole o cantine legate al canale Horeca e al 20% per quelle vendute sui banchi dei supermercati tramite la rete della Gdo», chiarisce Mirco Gianaroli presidente dei viticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna.