Confagri, Cia e Copagri di Bologna rispondono all’ATC Bo2 sul Piano straordinario della Regione per ridurre il numero di cinghiali

Piano straordinario della Regione per ridurre il numero di cinghiali nel territorio limitrofo alla città, che comprende l’Atc Bo2, il Parco dei Gessi e le aziende faunistico venatorie

 

Confagricoltura, Cia e Copagri di Bologna (Alleanza per l’Agricoltura) rispondono all’Atc Bo2: «Il Piano della Regione è stato avviato anche a seguito di una nostra richiesta, per far fronte ad una situazione insostenibile e ridurre così il numero di cinghiali»

 

«Il Piano della Regione è stato avviato anche a seguito di una nostra richiesta, per far fronte ad una situazione che nell’ultimo periodo è pesantemente degenerata e ridurre così il numero di cinghiali nel territorio limitrofo alla città, che comprende l’Atc Bo2, il Parco dei Gessi e le aziende faunistico venatorie». È questa la secca replica di Confagricoltura, Cia e Copagri di Bologna (Alleanza per l’Agricoltura) alla posizione critica, nei confronti del Piano regionale, assunta a mezzo stampa dall’Ambito Territoriale di Caccia Bo2.

«Questo piano è un intervento del tutto straordinario per ridimensionare drasticamente la presenza dei cinghiali che stanno provocando – ribadiscono le tre associazioni agricole bolognesi raccolte in Alleanza per l’Agricoltura – gravissimi danni alle colture e alle attività agricole connesse, creando anche pericoli per la viabilità e la sicurezza dei cittadini, nonché mettendo a rischio anche la biodiversità di quei luoghi».

Confagricoltura, Cia e Copagri di Bologna si dichiarano perplessi rispetto alle esternazioni espresse dall’Atc Bo2. «Ora è auspicabile – concludono le tre associazioni agricole – che tale Piano regionale possa essere presto esteso anche all’interno del Parco dei Gessi per riportare il territorio in equilibrio».