Fauna selvatica, Confagricoltura Bologna: “Ungulati e lupi, occorre intervento puntuale in particolare nel Parco dei Gessi e nel Parco dell’Abbazia di Monteveglio”

«Procedere con una profonda riscrittura della legge nazionale sulla caccia, la n. 157/92, normativa totalmente inadeguata da anni, perché la Regione ha profuso il massimo impegno nel cantierare azioni specifiche, ma ci sono aree della provincia dove adesso è richiesto un puntuale intervento, in particolare nel Parco dei Gessi e nel Parco dell’Abbazia di Monteveglio». È l’opinione di Guglielmo Garagnani, alla guida di Confagricoltura Bologna, che sottolinea come il problema della corretta gestione della fauna selvatica, degli ungulati e dei lupi, sia una priorità per l’incolumità della cittadinanza e per garantire la sopravvivenza dell’agricoltura. «È sempre più difficile fare gli agricoltori all’interno di una area protetta; pressoché impossibile – incalza Garagnani – se il Parco si trova in collina o montagna».

Difficoltà di ogni genere assillano gli agricoltori. Le attuali esperienze in materia di parchi regionali, per quanto compete la componente agricola, sono in gran parte giudicate negativamente, in quanto non si è favorito lo sviluppo economico delle attività agricole e di quelle ad esse collegate. «Manca un concreto progetto di valorizzazione economica delle aree coinvolte, per sfruttare appieno, ad esempio, le potenzialità della filiera della carne di selvaggina e dei prodotti derivati, anche attraverso la costruzione di una ristorazione di qualità che sappia intercettare la domanda del turismo venatorio», conclude il presidente di Confagricoltura Bologna.

L’Organizzazione degli agricoltori chiede il monitoraggio obbligatorio su scala regionale e nazionale delle popolazioni di ungulati e l’avvio di azioni straordinarie di prelievo, superando tutte quelle previsioni normative che limitano gli interventi. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza che richiede la collaborazione di tutti gli attori, agricoltori, cacciatori, selettori, e se serve anche delle forze dell’ordine e dell’esercito per dare una risposta immediata. Occorre infine prevedere adeguati indennizzi per i danni diretti e indiretti che subiscono le aziende agricole e snellire le procedure per valutazione dei danni e del conseguente tempestivo ristoro.