4.1.04 – Investimenti per la riduzione di gas serra e ammoniaca

Sono aperti i termini perla presentazione delle domande relative all’operazione 4.1.04 che si pone come obiettivo di migliorare la qualità delle acque riducendo i carichi inquinanti derivanti dalle attività agricole e zootecniche e di ridurre le emissioni nei processi produttivi agricoli in particolare zootecnici.

Sono esclusi gli Enti pubblici e le loro associazioni.

I richiedenti devono soddisfare le condizioni seguenti:

· risultare iscritti alla CCIAA:

· l’attività agricola deve esse primaria per le aziende individuali

· per le società l’esercizio dell’attività agricola deve risultare esclusivo

· in entrambi i casi le attività connesse, come produzione e cessione di energia non devono superare il 50% dell’attività complessiva

· essere in regola con gli obblighi relativi alla normativa vigente

· risultare iscritti all’anagrafe regionale delle aziende con posizione validata e aggiornata

· avere una posizione previdenziale regolare.

I progetti dovranno definire la riduzione di emissioni di ammoniaca e gas serra nei processi produttivi riconducibili a due linee principali

· Stoccaggio e trattamento degli effluenti di allevamento e digestato

· Distribuzione degli stessi

Sono, pertanto, ammissibili a sostegno le spese per investimenti materiali quali:

· interventi atti a contenere le emissioni nei ricoveri degli animali;

· interventi atti a contenere le emissioni a livello di contenitori di stoccaggio esterni ai ricoveri per effluenti liquidi/non palabili ed attrezzature di distribuzione degli effluenti stessi;

· interventi atti a contenere le emissioni a livello di contenitori di stoccaggio esterni ai ricoveri per effluenti palabili;

· interventi atti a migliorare il microclima negli allevamenti zootecnici;

· interventi per la realizzazione di impianti di depurazione biologica e strippaggio per il trattamento fisico-meccanico degli effluenti di allevamento tal quali o digestati risultanti dal processo di fermentazione anaerobica e altre matrici organiche di ambito strettamente agricolo.

Sono ammissibili altresì a sostegno le spese per onorari di professionisti/consulenti, studi di fattibilità connessi alle precedenti voci nella misura massima del 10% del costo complessivo, come anche le spese per investimenti immateriali quali l’acquisto di software.

Il tipo di operazione è applicabile all’intero territorio della regione Emilia-Romagna.

Gli interventi devono essere realizzati in allevamenti esistenti già conformi alla normativa sugli stoccaggi di effluenti di allevamento, sia palabili che liquidi, e non essere finalizzati ad incrementare la produzione zootecnica.

Gli interventi finalizzati a migliorare il microclima negli allevamenti devono prevedere una quantificabile riduzione di emissione di ammoniaca

Gli interventi per la realizzazione di impianti di depurazione e/o strippaggio devono essere collegati ad impianti per la produzione di biogas preesistenti.

I progetti saranno selezionati in base all’applicazione dei seguenti criteri di priorità

tipo di approccio: singolo o approccio collettivo;

· abbinamento con altra operazione finalizzata al raggiungimento di obiettivi agro-climatici-ambientali;

· tipologia di investimento;

· ubicazione dell’investimento nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN);

· ubicazione dell’investimento in comuni in cui sono prioritari gli interventi di risanamento dell’aria

· per la concentrazione di polveri sottili, PM10 e di ossidi d’azoto;

· intensità della riduzione di ammoniaca (NH3).

Punteggio minimo di accesso ai contributi è fissato in 25 punti.

Importo del singolo progetto è fissato in una spesa minima di 20.000 e massima di

euro 180.000,00 nel caso di progetti singoli;

euro 500.000,00 nel caso di progetti collettivi.

L’aiuto è definito nella misura del 75% della spesa ammissibile.

Le domande di sostegno possono essere presentate fino alle ore 13.00 del 1 aprile 2022.

I progetti approvati e finanziati dovranno essere ultimati entro 12 mesi dalla comunicazione di concessione.

Le fatture elettroniche relative dovranno riportare, pena la non ammissibilità, il codice unico di progetto (CUP) o scrittura equipollente.

Infine, ricordiamo che beni acquistati e opere realizzate sono soggetti a vincolo di destinazione quinquennale come definito dall’art. 10 della L.R. 15/2021 e dall’art. 71 Reg. (UE) 1303/2013.

Per maggiori informazioni potete rivolgervi ai nostri uffici di zona.

(A. Caprara)