Quello che sai sulla plastica è sbagliato

Il secondo appuntamento di A Cena Con La Scienza si è tenuto venerdì 10 maggio a Soarza di Villanova, nell’agriturismo Cascina Pizzavacca, realtà notissima per i suoi trasformati vegetali. Emanuele Pisaroni, da impeccabile padrone di casa, ha accolto il pubblico con un aperitivo a base dei prodotti aziendali e avviato l’incontro, con circa un centinaio di partecipanti, riassumendo brevemente la storia dell’azienda: da realtà tradizionale a indirizzo frutticolo, ma anche cerealicolo e zootecnico sino agli sviluppi degli ultimi anni con l’acquisizione del prospiciente Palazzo Rota Pisaroni il cui retro affaccia sui frutteti della cascina. “Dove fino negli anni ’90 c’era la stalla, oggi abbiamo i laboratori di trasformazione” – ha spiegato Pisaroni ricordando come il professor Giuseppe Bertoni, presente in sala, fosse solito andare a monitorare le bovine. “Una collaborazione con l’Università Cattolica che si è sempre mantenuta e consolidata seguendo e supportando l’azienda nella sua evoluzione” ha spiegato Pisaroni prima di lasciare la parola al coordinatore Michele Lodigiani che ha immediatamente introdotto l’ospite della serata: Simone Angioni. “Un chimico – lo ha presentato Lodigiani – con un dottorato sulla sintesi di polimeri innovativi per la transizione. Ha lavorato per anni nel mondo della ricerca specializzandosi sulle fonti di energia sostenibili. È divulgatore scientifico, docente presso il master in comunicazione della scienza dell’Università San Raffaele e del corso “Scrivere di Scienza” per Feltrinelli Education. È autore di libri tra cui “Quello che sai sulla plastica è sbagliato” che ha dato il titolo alla serata, scritto con due colleghi di cui uno sarà il relatore del prossimo appuntamento”. E Simone Angioni ha avviato il suo botta e risposta con il pubblico a partire dal titolo di libro e serata. “Ci siamo accorti – ha spiegato Angioni – che pur essendo esperti della materia, confrontandoci tra noi, scoprivamo ancora cose nuove sulla plastica e soprattutto che alcune considerazioni non erano scontate, a partire da cosa è plastica e cosa non lo è”.  La serata ha fatto dunque riflettere sulle scelte quotidiane di ciascuno di noi e sulle ricadute sociali di quelle stesse scelte, scardinando piccole convinzioni. Non tutto ciò che è plastica va nella plastica e quando parliamo di gestione dei rifiuti dipende anche dal comune. “In Italia – ha spiegato – più o meno un terzo della plastica viene riciclata, un terzo va nei termovalorizzatori e un terzo in discarica”. La sala ha posto il tema delle bottiglie d’acqua compostabili, fonte di non pochi malumori tra condomini. “Non vanno nella plastica – ha chiarito Angioni – ma nell’umido”. Dal pubblico è stato chiesto come mai, a seconda delle disposizioni del comune, oltre alla plastica può andare nello stesso contenitore anche l’alluminio. “Ci sono imprese di gestione dei rifiuti in grado di separare automaticamente i due materiali per densità”. Altri temi inanellati in quasi due ore di vivace intervento: il distinguo tra plastica riciclabile e riciclata, le nano plastiche nell’ambiente, il packaging e le nuove norme sugli imballaggi. “Per tornare all’Italia, noi siamo piuttosto forti nel recupero e riciclaggio delle plastiche. Questo sicuramente ci rende, almeno in parte, virtuosi. Tuttavia, recentemente, ci siamo opposti alla nuova direttiva europea che mira ad eliminare gli imballaggi inutili e incentivava il riutilizzo. Lo scenario migliore sarebbe quello che ci porta a non generare proprio il rifiuto, così da non doverlo gestire rischiando la dispersione nell’ambiente. Probabilmente questo potrebbe definirsi davvero virtuoso. Gli imballaggi hanno lo scopo di proteggere il prodotto nel trasporto dal produttore al consumatore, quindi, per definizione, sono degli oggetti che diventano immediatamente un rifiuto. D’altro canto, anche i prodotti che acquistiamo hanno un impatto sull’ambiente, quindi senza imballaggio molti di essi non arriverebbero nemmeno nelle nostre case perché danneggiati dal trasporto o, nel caso di alimenti, andati a male. Anche lo spreco ha un impatto, spesso, ben superiore a quello dell’imballaggio correttamente gestito. La soluzione migliore – ha concluso Angioni – è quella di evitare gli imballaggi inutili, limitandosi solo a quelli necessari per la corretta conservazione del prodotto”.

Il prossimo incontro del ciclo organizzato da Confagricoltura Piacenza e Agriturist è in programma venerdì 14 giugno all’Agriturismo La Rondanina (Castelnuovo Fogliani) dove Stefano Bertacchi svilupperà il tema dei microrganismi.

 

La registrazione dell’intervento di Simone Angioni è disponibile sul canale YouTube di Confagricoltura Piacenza al seguente Link:  https://youtu.be/WmIx3wCYjjQ

o sul canale WhatsApp: Piacenza Agricola News, raggiungibile inquadrando il Qr code.