Notte di nubifragi: coltivazioni martoriate in questa pazza estate

Nella notte tra il 26 e il 27 luglio sono tornati i temporali, qualche avvisaglia era arrivata anche la notte precedente. Lo schema ormai è quello che si è visto anche una ventina di giorni fa: si alza il vento e poi un’ora di pandemonio. Il ristoro delle precipitazioni, attesissime in questa estate torrida e siccitosa, non è proporzionale al danno che invece procurano questi fenomeni così intensi da trasformare in fiumi le strade, da scoperchiare tetti e rompere alberi, lasciando dietro di sé fango e danni. Confagricoltura Piacenza fa sapere che nella mattinata del 27 luglio sono arrivate diverse segnalazioni soprattutto dalla Val Tidone, dove sono evidenti i danni sui vigneti, tetti danneggiati, la grande quantità di fango che ha invaso anche alcune strade  e l’acqua che, nella notte scorsa, scorreva come un fiume nelle strade di Vicobarone. Si va dallo stress idrico alla distruzione per grandine e tormenta in una manciata di minuti – rileva Confagricoltura Piacenza -. I fenomeni intensi, che sempre più spesso si verificano, stanno mettendo a dura prova l’agricoltura che già sta facendo i conti con i rincari di tutti i mezzi produttivi e l’enorme problema della siccità che purtroppo questi eventi non risolvono. La quantificazione dei danni al momento non è possibile, più che altro ci si chiede se sarà l’ultima volta o se dobbiamo ancora scrutare il cielo con paura prima della fine di questa disgraziata estate.