La filiera vitivinicola italiana lancia la Dichiarazione VITÆVINO

 La campagna europea per la tutela della cultura del vino e della convivialità sostenuta dal COPA COGECA e dalle principali organizzazioni europee di rappresentanza del mondo vitivinicolo è stata lanciata in Italia il 1° ottobre alla presenza del Ministro Lollobrigida ed è stata sottoscritta da Confagricoltura e dalle altre associazioni della filiera vitivinicola italiana.

“La Campagna Vitaevino è un’iniziativa promossa a livello europeo con l’obiettivo di chiedere il riconoscimento del consumo responsabile e moderato di vino nell’ambito di uno stile di vita sano ed equilibrato – spiega Enrico Ceruti consulente vinicolo di Confagricoltura Piacenza – la Dichiarazione a sostegno della campagna è dedicata in particolare alla difesa della millenaria cultura del vino e del suo ruolo nella promozione della convivialità”.

L’iniziativa è stata lanciata sul piano nazionale a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata presso la sede del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Oltre al Ministro Lollobrigida,  sono intervenuti  Albiera Antinori, Presidente del Gruppo Vini di Federvini, Rita Babini, Segretaria nazionale FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, Tommaso Battista, Presidente Copagri, Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi, Cristiano Fini, Presidente CIA – Agricoltori Italiani,  Lamberto Frescobaldi, Presidente Unione Italiana Vini, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente Federdoc, Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura, Ettore Prandini, Presidente Coldiretti e Luca Rigotti, Alleanza Cooperative Agroalimentari.

A livello europeo sono previsti eventi in Austria, Francia, Germania, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.

“L’iniziativa punta a difendere il settore vinicolo in un contesto in cui si manifestano crescenti pressioni di movimenti neo proibizionisti – spiega l’esperto di Confagricoltura Piacenza -. La Dichiarazione è stata concepita per contrastare la crescente stigmatizzazione del consumo del vino, spesso guidata da dati scientifici incompleti o distorti, che non riescono a distinguere tra abuso di alcol e consumo moderato di vino. Una pressione che ha portato in alcuni casi alla formulazione di normative inique e unilaterali che minacciano le comunità rurali in cui operano i produttori di vino e quindi l’intero settore vitivinicolo”.

 Il vino è molto più di una semplice bevanda: simbolo della tradizione e della cultura millenaria dell’Europa, ricopre un profondo ruolo antropologico e storico nella formazione delle società. Da sempre legato alla convivialità, rappresenta un elemento fondante del patrimonio culturale e contribuisce in modo determinante all’economia rurale europea.

Quello della viticoltura si conferma un comparto dal rilievo strategico per l’economia nazionale e in particolare per il settore agroalimentare. In termini di export l’Italia ha registrato una crescita del 188% nel periodo 2003-2023 raggiungendo una quota di mercato globale pari lo scorso anno al 22%.

La Dichiarazione sottolinea che il vino, se consumato con moderazione, svolge un ruolo legittimo nel mantenimento di uno stile di vita sano e non deve essere confuso con l’abuso di alcol. La Dichiarazione invita gli appassionati di vino, i professionisti del settore e i rappresentanti politici a sostenere il vino quale simbolo di convivialità e a riconoscere la sua importanza a livello socioeconomico e per lo sviluppo delle aree rurali. L’attività del comparto vitivinicolo risulta infatti determinante per la conservazione di queste aree, sostenendo la tutela ambientale e il coinvolgimento delle comunità.

“Sottoscrivendo la Dichiarazione VITÆVINO si dà voce a coloro che desiderano proteggere il patrimonio culturale e l’importanza economica del vino e garantire che il vino continui a essere gustato con moderazione dalle generazioni future.

È possibile sostenere la Dichiarazione – conclude Ceruti – sottoscrivendola sul sito www.vitaevino.org”.