Interesse per il seminario di Confagricoltura Piacenza sul bando PSR per gli investimenti in azienda

Si è tenuto sulla piattaforma Zoom, alcuni giorni fa, il seminario tecnico rivolto agli associati di Confagricoltura Piacenza e relativo all’Operazione 4.1.01 del Psr – Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema. A fare il punto, su questa che è una delle misure più attese dalle imprese agricole, sono state Susanna Franzini, responsabile dei Sevizi Tecnici dell’associazione e Roberta Bettuzzi responsabile dell’Ufficio Sviluppo.

Con un finanziamento di 58,5 milioni euro, il bando è rivolto alle imprese agricole e sostiene progetti di sviluppo delle produzioni, a partire dai sistemi di agricoltura di precisione, meccanizzazione, riduzione dell’impatto ambientale e sostenibilità energetica, risparmi idrici, ecosostenibilità in allevamenti e coltivazioni. Previsti anche lavori su impianti di irrigazione, creazione di invasi aziendali, interventi per il benessere animale e biosicurezza. I contributi sosterranno gli investimenti delle imprese al 45% della spesa ammissibile, se condotte da giovani agricoltori o in zone svantaggiate, e al 35% negli altri casi. La spesa minima ammissibile è 10 mila euro nelle zone con vincoli naturali o svantaggiate e 20 mila nel resto della regione. Tra i fattori di priorità: le aziende in zone svantaggiate o montane, i giovani agricoltori, gli investimenti dedicati a produzioni integrate, al settore biologico o a prodotti a qualità regolamentata, i piani di impresa tendenti al consumo zero di suolo. Premiata anche la valenza ambientale e la prevenzione di danni da eventi calamitosi o avversità atmosferiche: reti antigrandine, reti antinsetto, ventilatori/bruciatori antigelate. Gli oltre 80 partecipanti hanno seguito con interesse i dettagli illustrati. “Le domande possono essere presentate entro il 23 giugno 2022 – ha sottolineato Bettuzzi – il bando ricalca in buona parte le edizioni passate, ma con alcune importanti novità che è bene avere a mente. Fondamentale – ha rimarcato – è la corretta dicitura nelle fatture d’acquisto”. “Gli uffici sono a disposizione – ha precisato Franzini –  per evitare di incorrere in errori o perdere occasioni, è bene mantenere uno stretto collegamento informando su ogni variazione. A fronte delle diverse possibilità fornite dai bandi e dai canali di finanziamento vanno studiate soluzioni adatte ad ogni specifica situazione aziendale, per fare ciò – ha concluso – è necessario uno stretto raccordo tra impresa e uffici tecnici. Non esitate a contattarci”.

Con l’occasione è stato fatto un cenno anche ad altri due bandi aperti: l’operazione 4.2.01 – Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali in approccio individuale e di sistema – per la quale è possibile fare domanda sino alle ore 13 del 1° luglio 2022 sulla piattaforma on line di Agrea – e il bando relativo ai sistemi antifurto/antintrusione, atteso per i primi di aprile.

Il bando per il tipo di operazione 4.2.01 – Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali in approccio individuale e di sistema, con risorse per oltre 59,2 milioni di euro, è rivolto alle imprese agroindustriali di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Saranno finanziati progetti per tecnologie innovative che favoriscano nuove opportunità di mercato; interventi di tutela ambientale e sicurezza sul lavoro; per raggiungere una maggiore efficienza energetica e sicurezza alimentare. L’intensità dell’aiuto è fissata al 35% calcolato sul totale della spesa ammissibile. Gli investimenti dovranno avere una dimensione finanziaria minima 100 mila euro e massima 2,8 milioni. Per il settore vitivinicolo l’importo minimo della spesa ammissibile è di 800 mila euro. Per gli investimenti in regime de minimis la spesa massima ammessa è 300 mila euro. Tra le priorità premiate: maggiori garanzie oggettive di positiva ricaduta dei benefici dell’investimento sui produttori agricoli, le garanzie ambientali, le certificazioni Dop, Igp e Stg delle produzioni, i vantaggi occupazionali nell’azienda, l’innovazione tecnologica. In conclusione è intervenuto il presidente Filippo Gasparini che ha rimarcato come l’Associazione sia chiamata ad azioni sindacali chiare per contrastare un impalcato di norme e un sistema di valori che non riconoscono la centralità dell’azienda agricola, la imbrigliano con vincoli che ledono la produttività e che non sono supportati da indicazioni scientifiche, ma ideologiche. Parimenti – ha ricordato il presidente degli imprenditori agricoli – gli Uffici di Confagricoltura sono impegnati a supportare tecnicamente le aziende a cogliere le possibilità di sviluppo e le opportunità che i bandi contengono e che sono anche funzionali a rispettare le norme, che se sbagliate vanno contestate, ma fintanto che sono in vigore non vanno trasgredite.