Mattinata con gli esperti dello Stacp di Piacenza per analizzare il bando che scade il 30 aprile
Il bando regionale che finanzierà progetti di sviluppo in ambito agrituristico scadrà il 30 aprile e già diverse aziende hanno preso contatti con gli uffici tecnici di Confagricoltura perché interessate a presentare domanda di contributo, ma le risorse a disposizione sono dimezzate rispetto alle edizioni precedenti e per di più questo è l’ultimo bando della programmazione, tanto che è verosimile pensare che sarà necessario attendere forse sino a due anni prima di poter avere a disposizione il prossimo. “Con questi presupposti l’interesse è ovviamente alto – sottolinea Gianpietro Bisagni presidente provinciale e regionale di Agriturist, l’associazione che rappresenta gli agriturismi di Confagricoltura – è necessario procedere in modo estremamente rigoroso fugando ogni dubbio interpretativo, per questo motivo l’associazione ha deciso di dedicare una mattinata contando sulla disponibilità dei funzionari del Servizio Territoriale agricoltura, caccia e pesca di Piacenza Celeste Boselli ed Enrica Cantù che insieme ai tecnici di Confagricoltura hanno analizzato il bando”. L’incontro che si è tenuto oggi, 10 febbraio, nella Sala Visconti di Confagricoltura Piacenza ha registrato anche la numerosa presenza delle aziende che hanno contribuito a fare chiarezza portando esempi concreti inerenti i progetti che intendono sviluppare. “E’ importante che ci sia estrema coerenza tra la documentazione presentata e l’attuazione – hanno a più tratti sottolineato Boselli e Cantù – per diversi motivi, in primis perché non sarà possibile finanziare tutte le domande che confluiranno in un’unica graduatoria regionale, per cui ad oggi non si riesce a stimare quante, del nostro territorio, potranno essere accolte. Occorrono progetti ben dettagliati che considerino da un lato le necessità dell’azienda, dall’altro che siano coerenti con le priorità del bando e prevedano tempi autorizzativi in linea con quelli del bando medesimo”. E’ emersa in merito qualche difficoltà in vista per chi avrà a che fare con beni sottoposti a tutela. Tutto deve essere autorizzato e tutta la documentazione deve essere completa. “Le domande devono essere presentate in modo dematerializzato – hanno sottolineato gli esperti – sono ammesse integrazioni cartacee entro 10 giorni con la sola eccezione dei titoli abilitativi e la relazione tecnica finale che devono comunque essere inviati entro 45 giorni”. Ancora da chiarire alcuni aspetti nuovi sulla cumulabilità del credito d’imposta per l’acquisto di attrezzature ammesse a finanziamento, così come va ulteriormente indagato il passaggio del bando che fa riferimento agli ambiti in cui è necessaria la presentazione di variante alla domanda di finanziamento. Come sempre, priorità ai giovani e alle zone svantaggiate. Dalla sala è emersa la richiesta di prevedere tra le attrezzature ammesse a contributo anche le biciclette elettriche e le colonnine di ricarica delle auto elettriche, in precedenza non contemplate, i funzionari regionali si sono fatti carico di fare propria la richiesta in tal senso perché, come hanno detto, “la realtà evolve”. Apprezzamento per l’utilità dell’iniziativa è stato espresso in modo unanime. “C’è molto interesse – conclude Bisagni – perché Il settore agrituristico è in crescita e le aziende vogliono investire, in particolare nelle zone di Parma e Piacenza da sempre province d’eccellenza in questo campo a livello regionale”.
– tavolo relatori (da sin.) Celeste Boselli, Enrica Cantù, Gianpietro Bisagni.
– pubblico in sala