In arrivo il registro telematico di carico e scarico dei cereali

Il monitoraggio delle produzioni cerealicole è stato previsto dall’articolo 39 del TFUE con l’intento di poter pianificare le produzioni dell’UE, al fine di garantire la disponibilità del prodotto e orientare il mercato. Le finalità di monitoraggio previste dal TFUE non riguardano i soli prodotti cerealicoli, ma anche altre produzioni del comparto agroalimentare, alcune delle quali sono già operative o lo saranno a breve (come ad esempio per il comparto lattiero caseario). “Per quanto riguarda il settore cerealicolo – spiega Susanna Franzini, responsabile dei Servizi Tecnici di Confagricoltura Piacenza – la legge (comma 139, art. 1, della legge 178/2020) stabilisce che sono obbligati alla registrazione sull’apposito registro le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali, le imprese di importazione e quelle di prima trasformazione che detengono, a qualsiasi titolo, cereali e farine di cereali.  Rispetto alla versione precedente della disposizione, che esonerava dall’obbligo le imprese che movimentavano meno di 5 tonnellate/anno per singolo prodotto, il limite di esonero è ora stato elevato a 30 tonnellate/anno per singolo prodotto.  Si tratta di quantitativi importanti – precisa Franzini – ma che interesseranno comunque un vasto numero di operatori, in particolare, per il settore primario, l’adempimento riguarderà anche gli allevatori, che di norma movimentano annualmente quantitativi ben superiori a 30 tonnellate”. Va detto che ad oggi mancano i decreti attuativi, attesi entro fine aprile, ma potrebbero subentrare ulteriori proroghe. “Il MIPAAF – spiega Franzini – con appositi Decreti da emanare entro il 30 aprile 2022, dovrà fornire indicazioni sulle modalità da seguire per le annotazioni, cosicché le imprese coinvolte avranno un’ampia finestra temporale per organizzarsi, al fine di procedere correttamente e nei termini alla registrazione sul portale che sarà istituito dal SIAN”. Uno degli aspetti che deve essere ancora chiarito è il paramento che fa scattare l’obbligo di registrazione: il superamento della soglia di 30 tonnellate/anno per singolo prodotto prodotte nell’anno precedente o il superamento di tale soglia già in corso d’anno.

“I termini delle registrazioni sono stati stabiliti dalla Legge di Bilancio 2021, modificati con il decreto Milleproroghe – precisa Franzini – e dispongono che le operazioni di carico e scarico di cereali e di sfarinati a base di cereali debbano essere registrate nel supporto telematico entro il giorno 20 del terzo mese successivo a quello di effettuazione delle stesse operazioni. I soggetti obbligati che non istituiscono il registro saranno sanzionabili a decorrere dal 1° gennaio 2024, con una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 4.000 euro. Mentre il mancato rispetto delle modalità di tenuta telematica del predetto registro, secondo le modalità che saranno stabilite con i Decreti del MIPAAF, sarà punito con ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2.000 euro. È prevista una fase sperimentale fino al 31 dicembre 2023, nel corso della quale non si applicano le sanzioni previste. Questo periodo permetterà di verificare l’effettiva operatività dello strumento e apportare le eventuali integrazioni e modifiche con l’obiettivo di monitorare costantemente l’andamento delle disponibilità nazionali di cereali. Gli uffici – conclude Franzini – stanno monitorando l’uscita dei decreti attuativi e forniranno gli opportuni aggiornamenti non appena possibile”.