Gruppo di Confagricoltura Donna in visita al parco agrovoltaico di Zangrandi

“Si afferma il ruolo delle donne in agricoltura. Impegnate a pieno titolo nel primario, sono cresciute, seppur in modo contenuto, come conduttrici d’azienda e più che raddoppiate, soprattutto grazie all’impegno delle più giovani, nelle società di capitali e di persone”. Lo ha detto Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, in occasione della Giornata internazionale delle donne rurali che si celebra il 15 ottobre, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre del 2007.

“In campagna e nelle aziende agricole le donne ci sono sempre state e in silenzio, con le loro intuizioni, portavano innovazioni. Oggi – ha continuato Oddi Baglioni – comunicano, si confrontano, fanno rete ed è cresciuto il loro impegno nelle imprese e per la valorizzazione dei territori e delle colture. Parallelamente, negli ultimi anni, si va consolidando la tendenza in aumento delle iscritte alla facoltà di Scienze agrarie, a dimostrazione della fondamentale funzione che riveste l’agricoltura per lo sviluppo di un corretto futuro sostenibile delle comunità”.

E proprio un gruppo di imprenditrici agricole di Confagricoltura Donna, provenienti da Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, nei giorni scorsi si è dato appuntamento prima per il convegno “Donne in agricoltura: da sempre protagoniste del cambiamento” presso l’agriturismo Battibue a Fiorenzuola d’Arda e poi nel pomeriggio si è recato a San Nazzaro di Monticelli d’Ongina per una visita in campo. Oggetto dell’approfondimento il parco fotovoltaico che Giovanni Zangrandi ha installato sui suoi terreni ormai da un decennio. L’imprenditore piacentino, anch’egli associato a Confagricoltura Piacenza, di cui è stato lungamente vicepresidente ed ancora componente del Consiglio direttivo, è stato infatti tra i primi al mondo a sperimentare questo tipo di tecnologia che prevede sì l’installazione di pannelli fotovoltaici su suolo, ma a 4.5 metri dalla terra e sotto consente la coltivazione, con una perdita minima di sau. Le imprenditrici hanno voluto intervistare Zangrandi ponendo quesiti pratici di approfondimento e verificare con lui sul campo la bontà del progetto che lo vede, a distanza di tempo, ancora soddisfatto. L’agrovoltaico si pone anche oggi come una frontiera d’avanguardia per l’implementazione delle rinnovabili e può costituire una valida soluzione contro il consumo di suolo che i pannelli fotovoltaici in pieno campo invece costituiscono. A guidare il gruppo delle imprenditrici la presidente nazionale Alessandra Oddi Baglioni e le presidenti di Confagricoltura Donna delle tre regioni coinvolte: Diana Bortoli per l’Emilia-Romagna; Caterina Brazzola per la Lombardia e Paola Sacco per il Piemonte. Con i fondi a disposizione per lo sviluppo delle energie rinnovabili grazie al Pnrr – hanno rilevato le imprenditrici presenti – è opportuno e necessario valutare tutte le forme d’investimento, tenendo presente le necessità di produzione di energia e il grande contributo che l’agricoltura può fornire in tal senso, senza tralasciare l’attività principale che resta quella di produrre cibo. “Quest’anno – ha spiegato Zangrandi abbiamo fatto delle prove sperimentali, con l’Università Cattolica, coltivando lino e tasso sotto ai pannelli.  Dei 20 ettari del parco agrovoltaico di San Nazzaro, 12 li abbiamo seminati a mais ed ha reso 120 quintali ettaro. Sono soddisfatto. I primi anni non avevamo la sub-irrigazione, ma da quando abbiamo implementato anche l’irrigazione, se posso, semino colture irrigue. L’impianto è da 3.5 MW e i pannelli sono a 4.5 metri di altezza. A Castelvetro abbiamo un altro campo agrovoltaico di ulteriori 8 ettari. Si tratta di un’integrazione interessante. Discriminanti sono gli accordi commerciali con la ditta che gestisce l’impianto. Questi aspetti vanno valutati caso per caso. Per quanto mi riguarda e per come erano le condizioni ai tempi, è stato un buon investimento”.

Soddisfazione per le partecipanti che hanno chiuso la giornata con un caffè e tramonto sul fiume al vicino agriturismo, sempre della famiglia Zangrandi, La Finestra sul Po.