Confagricoltura Piacenza evidenzia che domani 19 novembre 2024, sino al 3 dicembre 2024, è possibile presentare le domande di sostegno sul Fondo per la Sovranità Alimentare 2024, per le filiere del mais, proteine vegetali, frumento tenero, orzo e carni bovine (linea vacca-vitello e carni bovine SQNZ).
“Lo stanziamento per la campagna 2024 ammonta a 25 milioni di euro” – spiega la responsabile dei Servizi Tecnici di Confagricoltura Piacenza, Susanna Franzini.
I fondi sono ripartiti tra le diverse filiere: 8 milioni di euro per il mais; 5 milioni di euro per le proteine vegetali (legumi quali pisello, fagiolo, lenticchia, cece, fava e favino e soia); 4 milioni di euro per frumento tenero da sementi certificate; 3 milioni di euro per l’orzo e 5 milioni di euro per la filiera carni bovine collegate alla linea “vacca-vitello” e delle carni bovine SQNZ.
Possono accedere all’aiuto le imprese agricole che: risultino iscritte al registro delle imprese e all’anagrafe delle aziende agricole, attraverso il Fascicolo Aziendale, entro la data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto. Si tratta delle imprese agricole che hanno un Fascicolo aziendale attivo nel SIAN ed un piano di coltivazione validato per l’annualità 2024; coltivino mais, proteine vegetali (legumi e soia), frumento tenero, orzo riportati nel fascicolo aziendale secondo le disposizioni richiamate in allegato 1.2, sezione “fascicolo aziendale”, predisposto in modalità grafica; abbiano sottoscritto, entro la data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto, contratti di filiera di durata almeno triennale, ai sensi del DM 9 agosto 2023 n. 417171, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione / stoccaggio / commercializzazione.
“Le imprese richiedenti – spiega Franzini – devono aderire a un impegno di coltivazione di durata annuale e incrementale rispetto alla media delle superfici dichiarate per la coltura oggetto dell’aiuto, risultante dai piani di coltivazione grafici utilizzati per la domanda unica presentata nei tre anni antecedenti a quello di riferimento dell’impegno stesso”. L’impegno di coltivazione riferito all’anno N, quindi, va commisurato alla media delle superfici dichiarate e rilevate nei termini predetti relativamente agli anni N-1, N-2 ed N-3, quello riferito all’anno N+1, parimenti, agli anni N, N-1 ed N-2 e così via. L’impegno di coltivazione deve essere desumibile dal contratto di filiera. Sono esclusi dal calcolo della media gli anni in cui il soggetto beneficiario non ha seminato la coltura oggetto dell’aiuto.
“Il Contratto di filiera o l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente l’aiuto – precisa l’esperta – deve essere stipulato entro il 19 novembre 2024, decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto e deve indicare la superficie oggetto dello stesso. Tale superficie non può eccedere la superficie inserita nel Piano Colturale della Domanda di aiuto del richiedente”.
La superficie massima ammissibile è determinata dalla minore tra la superficie contrattualizzata e quella risultante dal PCG (Piano di coltivazione grafico). L’aiuto spettante a ciascun richiedente è commisurato alla superficie agricola espressa in numero di ettari con due decimali nel limite di 50 ettari complessivi per l’insieme delle coltivazioni e ritenute ammissibili.
Non sono ammesse le colture destinate a insilato, alla produzione di seme, foraggio e produzione energetica.
Per la campagna 2024 gli importi ad oggi comunicati sono i seguenti: – è concesso un aiuto per ogni ettaro coltivato ed oggetto del contratto pari a: 400 €/ettaro per il mais; 250 €/ettaro per le proteine vegetali (legumi e soia); 300 €/ettaro per il frumento tenero da sementi certificate e 200 €/ettaro per l’orzo.
“L’importo unitario dell’aiuto è determinato in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati e la superficie totale coltivata per la quale è stata presentata domanda di aiuto; in caso di superamento dei fondi annuali disponibili, AGEA (organismo pagatore) procederà ad applicare una riduzione dell’aiuto previsto mediante l’adozione del taglio lineare. Gli Uffici Tecnici di riferimento – conclude Franzini – sono a disposizione per le istanze”.