Etichetta nutrizionale fronte pacco alla prova del nove

Entro la fine del 2022, la Commissione UE avrebbe dovuto proporre, nell’ambito della strategia “Farm to Fork”, un sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco armonizzato a livello comunitario, ma la realizzazione del NutrInform Battery, valida alternativa al Nutriscore, ha determinato la temporanea posticipazione della la decisione sul modello da adottare, sebbene la Commissione resti comunque vicina a questo modello contrastato dai diversi governi italiani che si sono succeduti negli ultimi anni. Il rallentamento della proposta è dovuto anche all’impegno di Confagricoltura che con determinazione sostiene il modello alternativo italiano, quello del NutrInform Battery. “Se si vuole avere una possibilità di affermare la nostra proposta – commenta Marco Casagrande direttore di Confagricoltura Piacenza – dobbiamo essere in grado di utilizzare la finestra temporale dei prossimi mesi, fino alla nomina della prossima Commissione Europea,  per produrre studi che, facendo seguito a quelli presentati in occasione della notifica del NutrInfom a livello comunitario, verifichino il comportamento dei consumatori al momento degli acquisti in presenza del NIB sui prodotti a scaffale”. Gli studi scientifici permetteranno di poter fornire alla Commissione europea evidenze su cui fondare le sue decisioni al momento della scelta di un sistema armonizzato di etichettatura fronte pacco e forniranno le basi scientifiche per contrastare efficacemente i sistemi di etichettatura di tipo direttivo e semaforico come il Nutriscore. Uno studio, da realizzare entro settembre, sarà relativo all’avvicinamento dei consumi degli italiani al modello della Dieta Mediterranea. Anche gli Istituti di ricerca hanno evidenziato come sussista l’assoluta necessità di fornire studi e dati attuativi del sistema, così come stanno facendo gli altri Paesi europei che si posizionano sul fronte opposto in difesa del Nutriscore. “Abbiamo un problema – puntualizza Casagrande – ad oggi, il NutrInform Battery è poco presente sulle etichette dei prodotti a scaffale. Le Amministrazioni, pertanto, hanno posto l’accento sull’urgenza di apporre il NutrInform in etichetta sia da parte delle Aziende, che della Grande distribuzione (marchi privati), almeno su alcune referenze, e sulla necessità di un lavoro sinergico di squadra Aziende-Istituzioni”.

Contemporaneamente il Governo ha confermato il suo sostegno prevedendo nel recente Ddl Made in Italy, l’articolo 28 “Promozione del sistema NutrInform Battery” in cui sono definite le attività finalizzate al potenziamento, alla diffusione e alla promozione, in Italia e all’estero del sistema NutrInform. Le prime iniziative che il Governo intende attuare sono l’utilizzo di risorse per ampliare l’APP NIB e il rafforzamento delle strategie di comunicazione attraverso un kit informativo da distribuire presso le scuole e i presidi medici. Peraltro, se ci sarà il sostegno delle imprese nell’adozione del modello, il Governo intende organizzare dopo l’estate un importante evento dedicato.

“In questa fase è indispensabile che un maggior numero di aziende adotti il sistema NutrInform e facciamo un appello perché procedano in merito” – sottolinea Casagrande.

Le aziende che intendono adottare il NutrInform, in fase di prima applicazione e ai fini delle attività di monitoraggio, devono inviare la comunicazione relativa all’adozione dell’etichettatura nutrizionale fronte pacco, all’indirizzo di posta elettronica: nutrinformbattery@sanita.it., successivamente verrà utilizzato un sistema di notifica dedicato.

Sul sito del ministero è pubblicato il manuale d’uso per l’adozione del marchio nutrizionale.

“Al dibattitto europeo – conclude Casagrande – occorre fornire elementi a supporto delle motivazioni che hanno spinto l’Italia a definire il Nutrinform battery, ossia educare il consumatore nel fare le proprie scelte in modo informato e che questa sia la strada per far avvicinare i consumatori alla dieta mediterranea riconosciuta da tutti come una dieta sana”.