Confagricoltura Piacenza plaude alla sentenza del Tar a favore di Terrepadane

Terrepadane ha vinto il ricorso al Tar di Parma contro il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). La sentenza a favore del Consorzio agrario annulla tutti i provvedimenti decisi a Roma: verbali delle ispezioni, diffide e la decisione del Mimit di commissariare Terrepadane, che oltre a Piacenza comprende i consorzi di Milano, Lodi e Pavia.  Ma c’è di più. Il Tribunale evidenzia più volte l’eccesso e lo sviamento di potere esercitati nell’intera vicenda dal dicastero.

Confagricoltura Piacenza plaude. “È un risultato importantissimo – commenta il presidente dell’associazione Filippo Gasparini – perché non si tratta solo dell’esito auspicato di un’azione legale, ma rivendica il significato profondo delle assemblee cooperative, difendendone la legittimità delle decisioni. Diversamente, sarebbe stato un precedete gravissimo. A far riflettere – prosegue Gasparini – deve essere soprattutto la certificazione di questa ingerenza.  Si minacciano i territori e l’assemblea di una cooperativa, è grave che a farlo siano organi di governo. In questi termini la sentenza è un segnale molto chiaro e suona come un monito alla correttezza e all’integrità delle Istituzioni”.

Confagricoltura Piacenza non ama i proclami di piazza, ma da sempre si spende per l’interesse delle imprese e del tessuto economico locale.

“Siamo felici che sotto l’albero dei piacentini – prosegue Gasparini – resti un pezzo prezioso del loro territorio. In ogni caso le pieghe di questa sentenza, che di fatto suona come un ammonimento, legittimano gli agricoltori piacentini, se ci fosse bisogno in futuro, a prendere posizioni anche più forti e sdoganano qualsiasi tipo di resistenza a ogni eventuale ulteriore attacco”.

E poi, sbottonandosi, chiude con un detto che ha tutto il pragmatismo piacentino: “Adès ‘l’è ura ad lasà lè!”