Confagricoltura Piacenza: chiuso il ciclo dei 9 appuntamenti a tu per tu con gli associati

Si è concluso nei giorni scorsi a Lugagnano il ciclo di incontri su territorio organizzato da Confagricoltura Piacenza. Presidente, direttore e alcuni responsabili di servizio hanno fatto tappa in tutte le nove zone dove è presente una sede locale di Confagricoltura.  Gli appuntamenti sono stati particolarmente importanti per condividere le azioni messe in campo da Confagricoltura e per spiegare la nostra posizione anche in relazione alle proteste in Europa. “Abbiamo iniziato questo piccolo tour – spiega il presidente Filippo Gasparini – appena tornati dall’assemblea generale straordinaria di Bruxelles dove abbiamo consegnato ai rappresentanti della politica e delle istituzioni un documento di sintesi con la nostra posizione sindacale e le richieste a cui abbiamo contribuito anche come Confagricoltura Piacenza. Insieme ci siamo interrogati su come agire per incidere maggiormente su un sistema che sta danneggiando le nostre imprese perché opera con misure di intervento che di fatto non restano nelle tasche degli agricoltori, ma vanno a beneficio o di altri anelli della filiera o di segmenti di mercato. A fronte di questi contributi che percepiamo ma che transitano sui nostri bilanci senza incidervi, l’atteggiamento dell’Unione Europea è una costante richiesta di ulteriori giustificazioni al nostro operato, che resta – riflette Gasparini – quello di assicurare prioritariamente la produzione di cibo alla comunità attraverso un’attività d’impresa. È un’attività nobile, forse la forma d’impresa più nobile, proprio per le sue finalità, e invece siamo sempre sotto all’occhio di bue appesantiti da una presunzione di colpevolezza. È chiaro come questa impostazione non possa proseguire”. Negli appuntamenti è emerso come in questi anni ci si sia mossi con impegno e coerenza, ottenendo alcuni risultati importanti, anche se mai sufficienti rispetto ai desiderata e alle esigenze delle aziende, che sono in prima linea nei campi a combattere con costi di produzione imposti spesso più dall’ideologia che dal buon senso o dalla scienza. “Abbiamo aziende dalle grandi capacità impossibilitate a sfruttare al meglio la loro potenza produttiva – precisa Gasparini – ne abbiamo parlato negli incontri sul territorio, vogliamo proseguire insieme in un cammino faticoso che ha però dei punti saldi chiari: la cura della politica dei prezzi dei nostri prodotti, la riscrittura della Pac, lo stralcio delle norme che vengono dalla matrice dell’ideologia ambientalista, la riaffermazione del valore della produttività e poi, ancora, l’esercizio del governo dell’ambiente, a partire dalla gestione della fauna selvatica e dalla gestione della risorsa idrica. La nostra associazione ha più di cent’anni ed è da sempre coerente nei suoi valori, ciò che cambia sono gli strumenti: che pretendiamo moderni e flessibili adatti alla nostra agricoltura, che è una delle più avanzate al mondo”. Gli appuntamenti moderati dal direttore di Confagricoltura Piacenza Marco Casagrande, hanno visto la partecipativa presenza dei segretari di zona di riferimento: Alessandro Zanrei per Piacenza e Ponte dell’Olio; Enrica Cabrini per Monticelli e Cortemaggiore; Paolo Messa per Fiorenzuola e Lugagnano; Marco Piacentini per Castel San Giovanni affiancato da Alessandro Belli per Agazzano e Pianello. Gli incontri sono stati aperti dal dialogo tra presidente ed associati, per poi proseguire con le relazioni tecniche dei funzionari responsabili delle rispettive aree di competenza. Il vicedirettore Raffaello Rossi ha fatto il punto della situazione sul passaggio al nuovo sistema gestionale e sul portale per gli associati; la consulente fiscale Michela Filippi ha trattato delle novità contenute nella Legge di Bilancio 2024, si è poi entrati poi nel dettaglio del credito d’imposta 5.0, misura non cumulabile con il credito d’imposta 4.0. La responsabile dei Servizi Tecnici, Susanna Franzini, ha fatto la panoramica dei bandi aperti e parlato della deroga relativa ai terreni a riposo. La responsabile dell’ufficio paghe e sindacale, Ilaria Rosa, ha illustrato le agevolazioni per le lavoratrici madri, i fringe benefit, gli esoneri contributivi e le principali novità contenute nella legge di bilancio per quanto riguarda il lavoro, per passare poi in rassegna i servizi offerti dall’Ente Bilaterale, approfondendo in particolare la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale. Rosa ha infine presentato la convenzione attivata con Umana per il reperimento e la formazione di manodopera nel settore primario. Enrico Ceruti, consulente specializzato nel settore vinicolo, ha illustrato gli obblighi informativi previsti dalla disciplina di etichettatura del vino, per poi ampliare la panoramica sulla normativa di settore. In chiusura la responsabile della Comunicazione, Elena Gherardi, ha parlato degli strumenti di informazione e di comunicazione a disposizione per poter mantenere la relazione con l’associazione e ha brevemente riscostruito, attraverso uno stralcio della rassegna stampa, la coerenza dell’attività sindacale, gli obiettivi, i risultati raggiunti e le sfide ancora aperte.  “Negli ultimi anni – ha precisato il direttore Marco Casagrande – abbiamo compiuto lo sforzo di potenziare la nostra rete territoriale aprendo un ufficio a Pianello e uno a Lugagnano, dove prima avevamo solo un presidio settimanale. Dal 2024 siamo presenti tutti i giorni anche a Ponte dell’Olio. Teniamo particolarmente al nostro legame con la base associativa. Invito dunque caldamente tutti gli associati a frequentare gli uffici in modo attivo, a partecipare agli incontri in programma, a farci sapere cosa possiamo fare per loro perché Confagricoltura Piacenza appartiene ai soci”. “Cambiamo il lessico – ha più volte ricordato il presidente Gasparini prima dei saluti – per tornare alla realtà dei fatti. Noi siamo operatori economici, non guardiani dell’ambiente. Fatto salvo che l’uomo usa le risorse vanno utilizzate con ragionevolezza, non è una questione solo dell’agricoltura, anzi l’agricoltura perpetua i sistemi, non siamo noi quelli che disfano le montagne o cementificio o inquinano”.

In foto il presidente Filippo Gasparini con il direttore Marco Casagrande ad Agazzano.