L’Azienda vitivinicola Rossi La Cuccagna, associata a Confagricoltura Piacenza, da quattro generazioni è specializzata nella produzione di vino con i suoi 30 ettari di vigneto, ma da qualche tempo ha sviluppato anche una piccola filiera dell’olio, ad oggi per lo più finalizzata all’autoconsumo e a qualche regalia. La produzione si sta facendo interessante, tanto che il più piccolo di casa ha parlato della raccolta e della frangitura agli amichetti della scuola materna che hanno chiesto di capirne di più. Grazie alla disponibilità del papà Giammarco, alle educatrici della materna di Ziano e alla disponibilità dell’unico frantoio pubblico di Piacenza che è quello dell’ Ipaas G. Marcora sede di Castel San Giovanni, una trentina di bambini, giovedì 09 novembre, sono partiti dalla scuola materna accompagnati da Giammarco Rossi con un carico di circa 200 chili delle sue olive e si sono recati in frantoio. Ad attenderli c’era Marco Francolini, agronomo, direttore di sede dell’Ipaas G. Marcora di Castel San Giovanni e direttore tecnico del frantoio. Presenti anche due ragazzi dell’Istituto che hanno poi mostrato i macchinari per la frangitura in funzione.
Il frantoio è di proprietà dell’associazione Lavaltidone, associazione no-profit per la valorizzazione del territorio, presieduta da Valentino Matti che si è attivato anche personalmente per reperire parte dei fondi finalizzati alla realizzazione del piccolo stabilimento, che viene oggi gestito dall’Ipaas con una turnazione costante dei ragazzi, che hanno così modo di acquisire competenze pratiche di settore molto preziose. “È un vero fiore all’occhiello – commenta soddisfatto Francolini – insieme alla cantina didattica di cui siamo dotati. È aperto a tutti e chiunque può venire a portare le proprie olive, abbiamo anche una chat dove si fa assistenza tecnica ai conferitori gratuitamente, bisogna però iscriversi all’Associazione Lavaltidone”.
Elaine Jeanne Januszewski – consigliere del comune di Ziano in materia di promozione territoriale e turismo – spiega: “è un’associazione nata sul territorio per il territorio, con lo scopo di mantenere vive le tradizioni e l’economia locale. In Valtidone c’è una tradizione olivicola di nicchia che ha potenzialità e abbiamo visto in questo progetto uno strumento prezioso, sia per i ragazzi che possono fare pratica sia per chi fa visita, in particolare i bambini, che possono così avere un’esperienza diretta e vedere tutta la filiera”.
“Molti produttori della zona andavano a frangere in Liguria – spiega Francolini – ma c’è uno sfasamento tra la maturazione delle nostre olive e quelle liguri, per cui si aveva difficoltà a intercettare, specie per piccoli quantitativi, l’operatività dei frantoi liguri e poi c’era il problema della distanza. L’Associazione Lavaltidone ha pensato di acquistare un piccolo frantoio, ma non avrebbe saputo come gestirlo. È nata così la collaborazione con l’istituto, abbiamo subito dato la disponibilità sia dell’Ipaas che la mia personale. Abbiamo in comodato di uso gratuito la struttura e i macchinari e siamo operativi da due anni. È l’unico frantoio pubblico in provincia, e stiamo frangendo le olive non solo della Valtidone ma di tutto territorio, vengono anche dal pavese e del parmense. La frangitura è anche un’attività didattica e sono sempre sempre presenti a turno due ragazzi delle varie classi che acquisiscono così competenze come frantoiani. Stiamo lavorando sempre di più – prosegue – perché noi restituiamo l’olio di partite anche piccole, persino con consegne da qualche chilo. Le due classi della materna di Ziano entrano nel novero degli oltre 100 bambini che quest’anno sono venuti in visita anche da altre scuole, come la materna di Borgonovo”.
“Sono felice – ha detto Giammarco Rossi – perché i bambini erano entusiasti. Hanno visto tutto il processo con interesse e poi hanno assaggiato la merenda: il pane con l’olio, tanto gradita a tutti al punto che molti hanno chiesto il bis”.
“È importante che le giovani generazioni abbiano modo di conoscere l’agricoltura da vicino, nella sua concretezza e a mano a mano che crescono, con le sue potenzialità e caratteristiche – commenta Confagricoltura Piacenza che associa l’azienda Rossi– siamo felici della disponibilità e della sensibilità che mostrano in merito le nostre aziende. I bambini che crescono a contatto con la natura, e dunque con l’agricoltura, hanno la grande possibilità di fare esperienze concrete che li arricchiscono e li mettono al riparo da certe fake news che circondano il nostro mondo e che sono credibili solo da chi con l’agricoltura vera non ha mai avuto alcun contatto”.