Confagricoltura è tra i protagonisti del Cibus Connecting Italy 2023, il progetto del Salone internazionale dell’alimentazione inaugurato oggi alla Fiera di Parma.
È stato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, insieme alla giunta della Confederazione, a tagliare il nastro di avvio allo stand confederale nel Padiglione 5, F04. “Questa è una manifestazione importante – ha dichiarato Giansanti – perché esprime bene lo spirito dell’industria agroalimentare italiana. Cibus rappresenta sempre un momento di discussione e di ragionamento rivolto al futuro. Qui oggi si è parlato di ricerca e di democrazia alimentare. Si guarda al futuro senza paura delle novità. Come Confagricoltura lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo pensando alle generazioni future”.
Il mondo confederale è rappresentato da una ricca delegazione di imprese che hanno a disposizione, oltre a singoli spazi espositivi, anche un’area business in cui svolgere i propri incontri con i buyer. Confagricoltura è inoltre rappresentata nel resto della Fiera anche al di fuori del proprio spazio con importanti realtà associate presenti con propri stand. Non solo.
La Confederazione porta a Parma anche un importante convegno sulle nuove competenze nel settore primario con un focus sui due progetti europei a cui partecipa (Fields e I-Restart), dedicati allo sviluppo delle professionalità di domani nei settori della zootecnia, veterinaria, genetica, bioeconomia e sostenibilità. L’incontro, in calendario il 30 marzo dalle 11.30 alle 13.30 ha come ospiti: Annalisa Sassi, presidente di Confidustria Emilia Romagna; Silvio Borrello, ex direttore generale del ministero della Salute; e Paola Pittia, docente ordinaria di Scienze e Tecnologie Alimentari all’UniTe. L’evento è organizzato dal segretario generale di Agronetwork, Daniele Rossi e da Remigio Berruto, docente associato di Meccanica agraria dell’UniTo.
Il Cibus Connecting Italy punta a essere il luogo in cui produzione, industria e distribuzione si incontrano e si confrontano su nuovi modelli di approvvigionamento di filiera che contemplino anche la valorizzazione del rapporto tra i prodotti agricoli e i territori in cui nascono. A Parma sono attesi 20.000 visitatori provenienti da 90 diversi Paesi esteri, tra cui 1.300 top buyer che saranno orientati tra gli stand dei circa mille marchi che hanno aderito, grazie al programma di incoming sviluppato dall’Ente Fiera in collaborazione con Agenzia ICE.