Confagricoltura e Agriturist Piacenza: il mercato dei vignaioli resti a qui

Piacenza terra di colline, di vino, di cibo buono: un territorio da comunicare uniti, è questo il mantra che si va raccontando da anni, salvo poi rischiare di perdere una manifestazione, quella del mercato dei Vignaioli indipendenti, nata e cresciuta a Piacenza Expo, ora che è un appuntamento fisso in agenda di tanti operatori, ma anche cultori dell’enologia di qualità e semplici appassionati. A prendere posizione sono Confagricoltura Piacenza e Agriturist, l’associazione che raggruppa gli agriturismi di Confagricoltura. Gianpietro Bisagni presidente di Agriturist Piacenza ed Emilia-Romagna commenta: “Vogliamo aggiungere anche la nostra voce alle tante che chiedono che il mercato dei vignaioli resti a Piacenza Expo, si deve trovare una quadra perché non è possibile che una manifestazione che dà lustro e valore al nostro territorio, ma anche che dal territorio ha ricevuto tanto perché è nata qui, se ne vada ora. Come Agriturist da anni ci impegniamo affinché prenda piede anche una sorta di “fuori-salone” agganciato a questa manifestazione che porti nei nostri agriturismi operatori e visitatori, trovando anche nelle nostre aziende la possibilità di degustare e soggiornare con prezzi agevolati per chi va in fiera. Stiamo lavorando anche sulla logistica e sui trasporti, oltre che sulle proposte in cucina, insomma ce la stiamo mettendo tutta per fare rete e siamo disposi a profondere ancora più impegno a promuovere e sviluppare iniziative legate alla manifestazione. Molti dei nostri locali prevedono liste vini con i vini dei vignaioli Fivi e sono diventate punti di affezione della Fivi. Mettiamoci attorno a un tavolo e parliamone, ma la fiera resti qui, altrimenti sarà l’ennesima occasione persa per il nostro territorio, che resta uno scrigno di gioielli poco conosciuti e poco promossi, perché ognuno preferisce tenere il suo tesoro nascosto piuttosto che in mostra e guardare al suo personale tornaconto piuttosto che fare sistema e condividere. Consideriamo infine che spostare una manifestazione può minarne il successo perché è legata alla tradizione del luogo di svolgimento. Vinitaly sta a Verona come il Mercato dei vignaioli sta a Piacenza. Esperienze di delocalizzazione fatte in passato non hanno sempre avuto esiti positivi. A Piacenza c’è poi un aspetto logistico unico, con la confluenza di tre autostrade e la collocazione al centro di un bacino dal potenziale enorme”.

Alla voce si unisce anche il direttore di Confagricoltura Piacenza, Marco Casagrande che rimarca: ”Sicuramente dobbiamo fare uno sforzo comune e abbiamo registrato disponibilità anche da parte di Piacenza Expo per andare incontro alle esigenze della Fivi, ma è estremamente importante che resti qui, non solo per l’indotto, bensì per le aziende di vino piacentine e per il territorio, la manifestazione è nata ed è cresciuta qui,  da un’altra parte non sarebbe la stessa cosa anche perché è legata al territorio e alla sua vocazione, spostarla sarebbe snaturarla della sua identità”.