Vinitaly, firmata la convenzione tra Confagricoltura Parma ed Ais Emilia

La promozione del vino “Made in Parma” può contare su uno strumento in più: la convenzione tra Confagricoltura Parma – oltre 3mila aziende associate nel Parmense – ed Ais Emilia, l’Associazione italiana sommelier che vanta oltre 3mila soci in tutto il territorio regionale.

La sottoscrizione ufficiale – da parte dei presidenti Roberto Gelfi (Confagricoltura Parma) e Luca Manfredi (Ais Emilia) e della delegata Ais Parma, Anna Maria Compiani – è avvenuta a Vinitaly 2025, il Salone del vino in corso a Verona.

Una prestigiosa location per siglare un patto che, nel concreto, consentirà ai soci di Confagricoltura Parma di poter contare su condizioni vantaggiose nel frequentare i corsi istituzionali della delegazione di Ais Parma così come di poter ricorrere all’esperienza e alle conoscenze dei sommelier Ais in occasione di eventi quali degustazioni ed iniziative di promozione delle produzioni vitivinicole.

Cantine ed aziende agrituristiche socie di Confagricoltura potranno, quindi, trovare in Ais Emilia un partner di primo livello per formare il proprio personale e valorizzare al meglio le loro produzioni vinicole.

“C’è uno strettissimo legame – sottolinea il presidente di Confagricoltura Parma, Gelfi – tra le produzioni agricole di qualità, come la trasformazione vitivinicola, e le figure che più possono valorizzare questa produzione, come i sommelier. Per di più nel quadro di una normativa che sta cambiando la considerazione delle indicazioni geografiche, viste non più come delle produzioni esclusivamente agroalimentari, ma anche come il perno su cui lavorare dal punto di vista agrituristico visto il forte legame che le indicazioni geografiche hanno con il territorio nel quale sono prodotte”.

“La cultura del vino – sottolinea il presidente di Ais Emilia Luca Manfredi – nasce dalla consapevolezza di quello che si ha nel calice. Noi sommelier siamo il trait d’union tra produttore e trasformatore. Siamo fieri di questo ruolo e ci sentiamo ambasciatori del territorio. Possiamo favorire la promozione di un prodotto magico come il vino”.

Una produzione in forte crescita nel Parmense. “Stiamo assistendo, a livello regionale, ad una grande valorizzazione del Lambrusco – analizza Manfredi -, ma anche della Malvasia aromatica di Candia, tipica del territorio parmense. I vini del nostro territorio stanno prendendo piena conoscenza della propria identità. Mi piace definire i vini dell’Emilia-Romagna come vini pop, giovani, identitari. Vini che ti accolgono, con piacevolezza, al primo sorso, e ti sorprendono, al secondo”.

Delle potenzialità del vino “Made in Parma” è fermamente convinta anche la delegata Ais Parma, Anna Maria Compiani: “Il vino del nostro territorio – afferma – è assolutamente in grado di affiancare le prelibatezze culinarie del Parmense. La Malvasia, ad esempio, è un vino elegante e profumato che ha solo bisogno di farsi conoscere. È in grado di affrontare qualsiasi sfida gastronomica”.