Sarà dedicato all’Agricoltura di domani: dalla ricerca al campo, il prossimo incontro del ciclo Food&Science Lab 2025 a Parma, organizzato da Confagricoltura Parma in collaborazione con Food&Science Festival. L’appuntamento è sabato 11 ottobre, ore 10, nella prestigiosa sede del Palazzo del Governatore,in piazza Garibaldi a Parma.
L’incontro – realizzato con il patrocinio del Comune di Parma, Provincia di Parma e dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della Provincia di Parma – si avvarrà di contributi di esperti del settore agrario e del campo della ricerca, al fine di accendere l’attenzione sul ruolo strategico di tecnologie avanzate, genetica e ricerca per il futuro dell’agricoltura. Dalla mappatura dei geni all’editing mirato, la scienza permette oggi di valorizzare colture come il pomodoro, migliorandone gusto, valori nutrizionali e resistenza al clima che cambia. Un’occasione per scoprire come l’innovazione possa nascere nel campo e crescere nei laboratori, tra dati, DNA e nuove visioni per il futuro del cibo.
“Il convegno si presenta come un momento di apertura istituzionale che collega il territorio alle sfide dell’agricoltura moderna – spiega Roberto Gelfi, presidente di Confagricoltura Parma –, sottolineando il supporto delle istituzioni locali, regionali e nazionali verso l’innovazione in campo agronomico”.
La mattinata di lavori, moderata da Frame – Divagazioni scientifiche e aperta a tutta la cittadinanza, inizierà con gli interventi sull’ecosistema istituzionale per l’innovazione agraria di Gianluca Borghi, Assessore alla Sostenibilità Ambientale, Energetica e alla Mobilità del Comune di Parma e di Fabio Bonatti, consigliere delegato della Provincia di Parma.
La parola passerà poi ad Anna Meldolesi, biologa, autrice e giornalista scientifica con l’intervento “Crispr revolution: le nuove frontiere della genetica”. A Stefania Masci, presidente della Società italiana di Genetica Agraria (SIGA) il compito di parlare di geni al servizio del territorio e ad Alessandro Nicolia, ricercatore del Centro di ricerca orticoltura e florovivaismo (CREA) di approfondire il tema delle NGT-1, partendo dal pomodoro. Di normative, in evoluzione tra burocrazia e innovazione, parlerà Stefano Boncompagni, responsabile Settore fitosanitario e difesa delle produzioni della Regione Emilia Romagna.
Spazio infine alla tavola rotonda “Dal seme al prodotto, la filiera si confronta” con contributi di: Alessandro Piva, direttore dell’AOP CIO e vicepresidente dell’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia; Roberto Ranieri, presidente dell’Azienda agraria sperimentale Stuard e fondatore di Open Fields; Silvia Giuliani, responsabile della Sezione Costitutori di Assosementi; Antonio Casana, consigliere Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (ANICAV); Silvia Fregolent, vicepresidente Commissione Agricoltura del Senato.
A chiudere i lavori sarà il presidente Gelfi, che partendo dalle prospettive emerse, delineerà il ruolo strategico dell’agricoltura moderna nell’affrontare le sfide alimentari e ambientali del futuro.