AGRICOLTURA – Rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale per i dirigenti

Sottoscritto il 21 maggio scorso, presso la sede romana di Confagricoltura, il verbale di Accordo per il rinnovo del CCNL per i dirigenti dell’agricoltura scaduto il 31 dicembre 2024.

Il nuovo contratto è stato siglato tra Confederazione Generale dell’Agricoltura italiana (Confagricoltura), Confederazione Italiana dei Dirigenti, Quadri ed Impiegati dell’agricoltura (Confederdia) ed Associazione Nazionale Dirigenti Aziende Agricole, aderente alla C.I.D.A.

La trattativa si è snodata principalmente sul tema economico pur essendo state modificate anche previgenti parti normative. Modificati in particolare i precedenti articolati, già normati dai previgenti:

  • Art. 1 – oggetto e sfera di applicazione del contratto;
  • Art. 8 – retribuzione;
  • Art. 19 – malattie, infortuni e tutela della maternità;
  • Art. 33 – prestazioni integrative sanitarie;
  • Art. 38 – commissione nazionale paritetica per le pari opportunità;
  • Art. 38 bis – congedo per le vittime di violenza di genere;
  • Art. 39 – decorrenza e durata

Di particolare rilievo le modifiche inerenti alle prestazioni contrattuali integrative; come per il recente rinnovo del CCNL quadri ed impiegati dell’agricoltura, anche per il comparto dirigenti, è stato incrementato il contributo posto a carico del datore di lavoro per le prestazioni integrative sanitarie (FIA sanitario), conseguentemente, con decorrenza dal 1° gennaio 2025, stante l’aumento di € 50 euro annui, il contributo datoriale FIA passa da € 570,00 euro ad € 620,00. Parimenti, omologandosi al CCNL quadri ed Impiegati, il rinnovo per i dirigenti modifica il previgente art. 19 “Malattie, infortuni e tutela della maternità” stabilendo che il dirigente, se affetto da patologie oncologiche o che abbia subito grandi interventi chirurgici, possa fruire di un periodo di aspettativa non retribuita non superiore a 6 mesi; in allegato al CCNL è poi precisato l’elenco relativo ai citati grandi interventi chirurgici. Nuova norma anche in materia di tutela delle lavoratrici vittime di violenza di genere; con il nuovo CCNL si prevede un congedo per le vittime di violenza di genere; sostanzialmente quindi recepite le tutele di legge (astensione dal lavoro per un periodo massimo di tre mesi, conservazione del posto e retribuzione).

Relativamente alla parte economica si precisa che, con il nuovo contratto, la retribuzione base nazionale per il personale con qualifica di dirigente viene incrementata di € 265 per il biennio 2025-2026; l’aumento sarà corrisposto in due soluzioni in quanto ad € 165 con decorrenza 1° giugno 2025 ed in quanto ad € 100 € con decorrenza 1° gennaio 2026; conseguentemente il nuovo stipendio base mensile è pari ad € 4.950 dal 1° giugno 2025 e ad € 5.050 dal 1° gennaio 2026.

Il contratto ha valenza per il periodo 2025 – 2028.

(M. Mazzanti)